Il comandante: «Abbiamo il dovere di ritornare a casa»
A commemorare i 50 anni della morte del giovanissimo vigile del fuoco Sebastiano Crispatzu, ieri mattina alle 11,30 nella chiesa della Sacra Famiglia, oltre ai familiari, ad alcuni suoi ex colleghi e...
A commemorare i 50 anni della morte del giovanissimo vigile del fuoco Sebastiano Crispatzu, ieri mattina alle 11,30 nella chiesa della Sacra Famiglia, oltre ai familiari, ad alcuni suoi ex colleghi e a un centinaio di vigili del fuoco, c’erano anche il comandante provinciale di Sassari Franco Falbo e il direttore regionale Silvio Saffioti. Dopo la messa celebrata dal parroco, i vigili hanno proiettato tutte le fotografie che ritraggono Sebastiano Crispatzu. Alcune immagini si riferiscono anche al giorno della tragedia e del ritrovamento. «Ogni soccorritore ha il sacrosanto dovere per se stesso, per i propri cari, per tutti quelli che gli vogliono bene, di non diventare egli stesso vittima – ha detto Silvio affioti – bisogna fare in modo di finire sempre la propria giornata a casa propria. Puoi aver vissuto ore difficili, affrontato rischi, perché il nostro è un mestiere senza dubbio pericoloso. Ma la nostra professionalità consiste anche nel cercare di non mettere a repentaglio la nostra vita».