La Nuova Sardegna

Sassari

Morta in nave: tre indagati per omicidio colposo

di Gianni Bazzoni
Morta in nave: tre indagati per omicidio colposo

L’inchiesta è passata per competenza alla procura della Repubblica di Genova Nei guai i marittimi incaricati delle ricerche la notte della sparizione a bordo

18 novembre 2016
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SASSARI. Tre indagati per omicidio colposo: sarebbero i marittimi che avevano il compito di effetuare le ricerche la notte del 30 ottobre e che non avrebbero ispezionato in maniera adeguata una delle zone della sala macchine del traghetto. Primi passi nell’inchiesta per la morte della donna tedesca trovata a bordo del Sharden della Tirrenia a due settimane dalla scomparsa.

Quella di ieri è stata la giornata più importante da quando è cominciata l’attività investigativa che -in larga parte - è stata sviluppata dai carabinieri della compagnia di Porto Torres. C’è stato, infatti, un primo chiarimento sulle competenze territoriali: l’inchiesta è passata alla procura della Repubblica di Genova. Una scelta determinata dal fatto che non vi è certezza sul luogo della morte di Imelda Bechstein, la turista di 74 anni trovata priva di vita in sala macchine, nel condotto di ispezione delle eliche di prua. La donna potrebbe essere morta durante la navigazione (in un’area geografica quindi da determinare), addirittura qualche giorno dopo la scomparsa, dopo una lenta agonìa. Il procedimento, dunque, è passato dalla Procura di Sassari (dove è seguito dal pm Corinna Carrara) a quella di Genova con i pm Patrizia Petruzziello e Walter Cotugno. Anche l’autopsia verrà effettuata a Genova dal medico legale Francesco Ventura al quale oggi sarà affidato l’incarico.

Il cadavere della donna ieri sera è stato preso in consegna da un’agenzia funebre di Genova che ha effettuato il trasporto dall’istituto di Patologia forense di Sassari fino al porto di Porto Torres dove è avvenuto l’imbarco sul traghetto in partenza per lo scalo ligure. La salma arriverà questa mattina a Genova dove è atteso anche il marito della donna che dovrà effettuare il riconoscimento ufficiale (una formalità perché di fatto la donna è già stata identificata grazie alle indagini dei carabinieri di Porto Torres guidati dal capitano Romolo Mastrolia).

Il medico legale - in attesa dell’effettuazione dell’autopsia - eseguirà un primo esame esterno (cosa che aveva già fatto il medico legale di Sassari) per escludere la presenza di segni di violenza. L’esame autoptico è previsto nei prossimi giorni. Tra oggi e domani potrebbe essere sentito dai magistrati il marito della donna.

La sua testimonianza è preziosa: dovrà raccontare cosa è successo dal momento della scomparsa a bordo (alle 2.30 del 30 ottobre), l’allarme, le ricerche, lo sbarco a Genova e la prima denuncia alla polizia. L’ipotesi del suicidio e infine il misterioso ritrovamento del corpo senza vita della donna in una zona della nave interdetta ai passeggeri. Il giallo continua.

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