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Sassari

L’accoglienza al tempo della crisi

L’accoglienza al tempo della crisi

Si chiude l’anno dei cambiamenti e delle emergenze irrisolte Le novità: migranti, Rete metropolitana e “nuova sanità”

31 dicembre 2016
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SASSARI. Un anno di grandi cambiamenti, di proteste sindacali di piazza, di crisi economica che non accenna a fermarsi. Ma anche un anno di anniversari solenni che hanno riportato la città e il suo territorio alle origini della sua storia. E infine, un anno in bilico tra la solidarietà di cui i sassaresi sono ricchi e i preoccupanti segnali di intolleranza nei confronti dei nuovi arrivati: i richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza sovraffollati.

Il 2016 è stato un anno importante, a Sassari come nel resto d’Italia. Un anno che sarà ricordato anche se i suoi effetti saranno più evidenti in futuro.

Non è ancora chiaro, infatti, se la riforma degli enti locali che ha messo la città a capo di una rete metropolitana sarà un vantaggio oppure no per il nord Sardegna. Approvata a gennaio dal consiglio regionale dopo una lunga battaglia del territorio, che rivendicava un ruolo di città metropolitana, la rete metropolitana dovrà necessariamente fare i conti con la Provincia destinata a ritornare ai vecchi confini dopo la vittoria del “No” al referendum costituzionale del 4 dicembre. Una vittoria che ha fatto ritornare indietro l’orologio del tempo per quanto riguarda la Provincia, proprio mentre la Rete metropolitana scaldava i motori.

L’altra ancora misteriosa “creatura” nata durante il 2016, esattamente il 1 gennaio, è l’ospedale Santissima Annunziata. Figlio in provetta della coppia di fatto Asl e Aou, per tutto l’anno l’ospedale ha sofferto i postumi dell’intervento chirurgico. Numerose le fibrillazioni sindacali e le preoccupazioni degli addetti ai lavori per quanto riguarda la riorganizzazione del lavoro. Sarà compito dei nuovi vertici dell’Aou, il direttore generale Antonio D’Urso e il direttore sanitario Nicola Orrù, appena insediatisi, far muovere i primi passi a quello che nei progetti della Regione dovrebbe diventare (o tornare ad essere) un centro di assoluta eccellenza della sanità del nord Sardegna.

Tra le poche certezze del 2017 che sta per nascere c’è la crisi, apparentemente inarrestabile. Non è cambiato molto infatti dal contesto nel quale maturò il grande sciopero generale del 26 maggio, proclamato da tutti i sindacati per chiedere attenzione alla giunta regionale e al Governo sui problemi del nord ovest della Sardegna. I sindacati chiedevano la massima attenzione per l’attuazione del progetto della chimica verde, che dovrebbe, ma ancora non è, il futuro di un territorio industriali davastato dalla crisi.

Un territorio abituato alla emergenza e che ha affrontato con lo stesso spirito l’arrivo di un gran numero di richiedenti asilo. Lo testimonia la foto del salvataggio di una neonata che abbiamo scelto per questa pagina: è stata scattata l’8 giugno, quando a Porto Torres c’è stato il primo sbarco di migranti. L’altra faccia di questa bella immagine di speranza e civiltà è rappresentata da alcuni episodi di intolleranza, sfociata di recente nell’aggressione di un gruppo di ragazzi somali ospitati dalla parrocchia del Cuore Immacolato. È successo il 12 dicembre e si spera che sia stato il gesto di un paio di balordi. A incanalare nella giusta competizione tra giovani la intolleranza manifestata per l’uso del campo di calcio nel quartiere di Monte Rosello. Scritte razziste erano comparse sui muri, ma sono state cancellate con un torneo di calcio che ha riportato tutti alla dimensione del gioco.

Infine, il 2016 sarà ricordato per il settecentesimo anniversario degli Statuti Sassaresi. Un appuntamento che poteva richiamare solo gli addetti ai lavori e che invece è diventato molto popolare. Questo grazie al fatto che il 28 ottobre, settecento anni dopo la promulgazione del 1316, gli Statuti sono stati messi in rete a disposizine di tutti. L’internauta, adesso, potrà consultarli da casa, semplicemente collegandosi con il sito istituzionale del Comune, nella parte dedicata all’Archivio storico, che per l’occasione presenta anche un nuovo allestimento. I fogli della pergamena sono sistemati su un leggio elettronico che permette all’utente di sfogliarla e consultarla secondo le esigenze.

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