Sentenze ribaltate e processi che si aprono in corte d’appello
SASSARI. Il 22 gennaio i giudici della corte d’appello hanno assolto i due carabinieri Francesco Silanos e Leonardo Riu finiti a processo dopo l’inchiesta sui falsi blitz antidroga del 2007. Silanos...
SASSARI. Il 22 gennaio i giudici della corte d’appello hanno assolto i due carabinieri Francesco Silanos e Leonardo Riu finiti a processo dopo l’inchiesta sui falsi blitz antidroga del 2007. Silanos in primo grado era stato condannato a 18 anni.
Il 16 febbraio un’altra sentenza parzialmente ribaltata in Appello: Marina Gavina Orrù accusata di aver ammazzato il marito Mario Loi il 17 luglio del 2013, viene condannata a 14 anni di reclusione per omicidio volontario. In primo grado le erano stati inflitti otto anni per omicidio preterintenzionale.
A luglio si è invece concluso con tre condanne a un anno di reclusione e cinque assoluzioni il processo a carico di otto manager delle società controllate Eni Syndial e Polimeri Europa che dovevano rispondere di disastro ambientale colposo e deturpamento delle bellezze naturali.
A ottobre il rinvio a giudizio di Paolo Pinna, il 18enne di Nule accusato degli omicidi di Gianluca Monni (Orune) e Stefano Masala (Nule). Il giovane sarà processato con rito abbreviato.
A novembre il procuratore generale ha chiesto tre ergastoli per la morte in cella del detenuto Marco Erittu. In primo grado erano stati assolti Giuseppe Vandi, Nicolino Pinna e l’agente di polizia penitenziaria Mario Sanna.
A dicembre in corte d’appello si è anche aperto il processo per Giovanni Antonio Canu, Gianni Manca e Salvatore Brundu, imputati per il duplice omicidio di Buddusò del 29 aprile 2011 in cui persero la vita Antonio Bacciu (28 anni) e suo zio Giovanni Battista (di 69). In primo grado i tre imputati erano stati assolti dalla corte d’assise. (na.co.)