La Nuova Sardegna

Sassari

Con 500mila euro il costone di Cacau non sarà pericoloso

di Emidio Muroni
Con 500mila euro il costone di Cacau non sarà pericoloso

Il Comune di Bonorva ottiene finanziamenti per intervenire C’ è il pericolo di smottamenti e frane sulle case del paese

29 gennaio 2017
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BONORVA. Con un finanziamento di 500mila euro, sollecitato e ottenuto dall’amministrazione comunale, grazie anche al particolare impegno dell’assessore ai Lavori Pubblici e vicesindaco Aldo Salaris, che ha seguito con grande attenzione l’iter della pratica, potranno essere realizzate ulteriori opere di controllo e protezione dai pericoli derivanti dal dissesto idrogeologico del costone roccioso che domina il paese in località Cacau.

L’intervento è stato finanziato con le risorse che rientrano fra quelle previste per far fronte alle opere urgenti e disponibili sui fondi del Por Fesr 2014-2020 (azione 5.1.1). A questo punto l’amministrazione comunale e gran parte dei cittadini che hanno l’abitazione ai piedi della collina possono tirare un primo sospiro di sollievo.

Da diversi anni il costone è, infatti, sottoposto a una sistematica operazione di controllo. Sono state realizzate opere di rinforzo per garantire, nel rispetto dei valori ambientali esistenti, la protezione dell’abitato da eventuali disastri di natura idro-geologica, sono state aperte alcune piste in battuto ed è stato realizzato un canalone di smaltimento per raccogliere e convogliare le acque a monte, al di fuori del centro abitato, oltre alla posa d’adeguate palificazioni, a protezione del fronte roccioso. I lavori hanno però riguardato soltanto alcune aree mentre è rimasto da completare l’intervento su altre parti zone inserite anch’esse fra quelle ad altissimo rischio idrogeologico e che saranno bonificate, almeno parzialmente.

Si tratta di un intervento che l’amministrazione comunale guidata da Massimo D’Agostino ha ottenuto, con un impegno preciso, quasi puntiglioso, che ha fatto convergere sul paese l’attenzione sia della Regione sia del Ministero dell’Interno e della Protezione civile nazionale e, con il nuovo intervento potrà essere intercettata l’acqua superficiale e di deflusso meteorico proveniente dal versante non protetto e la raccolta, con l’eventuale realizzazione di caditoie e canali di guardia, delle acque provenienti dal monte, che attualmente corrono e si disperdono incontrollate con potenziali pericoli.

Scopo principale dell’intervento sarà la protezione da potenziali fenomeni di smottamento e caduta di massi dal versante che, pur essendo stato oggetto, nel 1981, di un intervento per la realizzazione di un gradone a mezzacosta e, nel 1988, a monte e a valle dello stesso gradone, della costruzione delle gabbionate e la collocazione di reti paramassi, rappresenta più di un potenziale pericolo in quanto i due interventi hanno risolto parzialmente il problema.

Ma, secondo gli esperti, non hanno contrastato completamente gli effetti passivi dovuti alla particolare natura litologica costituita da una formazione argillosa del terreno e soggetta, in assenza di adeguati elementi di drenaggio, a rigonfiamenti che potrebbero rendere inutile la presenza di tali strutture. Ora con il finanziamento si potrà intervenire.

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