La Nuova Sardegna

Sassari

Il Piano per il centro ai blocchi di partenza

Oggi all’esame della Commissione urbanistica lo strumento che studia i 3600 edifici della città murata

30 gennaio 2017
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SASSARI. Il piano particolareggiato del centro storico ai blocchi di partenza. Lo strumento è stato presentato nei giorni scorsi in commissione terza Urbanistica e stamattina ritorna in commissione per il suo esame e il dibattito. Il piano che studia nel dettaglio i 3.600 edifici presenti nel centro storico e che, grazie al lavoro di riordino fatto dagli uffici di via Demuro, suddivide in 9 comparti l’area della vecchia città, salvaguarda e valorizza l’aspetto storico, architettonico e identitario dei beni presenti. Il nuovo piano particolareggiato della “città murata” nei giorni scorsi è approdato al vaglio della commissione presieduta dal consigliere Marco Manca. Un’occasione straordinaria di pianificazione di un’area che riveste un enorme interesse per la città e che oggi vedrà ancora una volta riuniti i componenti dell’organismo consiliare. Questa volta si aprirà il dibattito sull’adozione dello strumento che detterà le nuove regole della disciplina urbanistica nel centro storico. A illustrare il piano particolareggiato del centro storico sono stati l’assessore all'Urbanistica Gianni Carbini, il dirigente del Settore Claudio Castagna e i funzionari Roberta Omoboni e Sebastiano Frau. «Il piano - ha detto l’assessore - ha portato un attento riordino e dai singoli piani previsti per i vari comparti del centro storico, attraverso una loro omogeneizzazione, ha consentito la formulazione di un unico piano particolareggiato della “città murata”. Il piano, dopo la sua approvazione in consiglio comunale, dovrà passare al vaglio dell’Ufficio tutele del paesaggio». Nelle zone di Sant’Apollinare e San Donato vengono previsti gli interventi più significativi di demolizione e ricostruzione, mentre sono circa 26mila i metri cubi di volumi previsti in aumento.

Di interesse, poi, la possibilità di creare, per ciascun comparto, un progetto pilota che prevede il coinvolgimento del privato, del pubblico, del privato e del pubblico assieme per la realizzazione di servizi per la collettività. Il piano prevede anche un progetto di sviluppo urbanistico con la possibilità di creare degli edifici di residenzialità pubblica. Sulla valle del Rosello si prevede un grande parco urbano, la ristrutturazione conservativa delle case che si affacciano sul Rosello quindi la ristrutturazione significativa di altre e, infine, la realizzazione di strutture a servizio degli orti urbani.

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