Ironik Electronic sardinia
The Orb e Saffronkeira luci del festival a Casteldoria
CASTELDORIA. Il popolo della techno, dell’house e del dub è stato accontentato. L’Ironik Electronik Sardinia ha accontentato indistintamente tutti i gusti con un programma quanto mai ricco e due...
30 maggio 2017
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CASTELDORIA. Il popolo della techno, dell’house e del dub è stato accontentato. L’Ironik Electronik Sardinia ha accontentato indistintamente tutti i gusti con un programma quanto mai ricco e due autentiche ciliegine su una torta ben riuscita: The Orb e Saffronkeira. Per vederli all’opera è stato necessario attendere lo scoccare esatto della mezzanotte. A Li caldani, invece, suggestiva location in cui ha avuto luogo il Festival, mezzanotte è stata l’ora del grande sabba, il momento in cui si è registrata la massima partecipazione di pubblico. Non facile per tutti da raggiungere, la location della rassegna ha fatto da splendida cornice naturale.
Quello che si è visto all’opera a Casteldoria è stato il “The Orb Sound System”, un dj set-show che Alex Paterson, vera anima degli Orb, propone in giro per il mondo da tanti anni insieme ad uno dei musicisti che più gli sono affezionati, Fil Le Gonidec, che è entrato a far parte del progetto Orb dai tempi di “Orbus Terrarum”, lavoro del ‘95, e che con Paterson ha iniziato in realtà a collaborare fin dai tempi dei Killing Joke. Dopo gli Orb, è stata la volta di Saffronkeira, impegnato in una sorta di ritorno alle origini con un dj set che ha messo in luce la raffinatezza di un artista che, dalla Germania al Giappone e agli Usa, gode giustamente di una straordinaria considerazione. Niente male nemmeno le performance dalla consolle di Derrix, Andrea Cossu, Andrea Garau, Alessio Frino, Geber El, Marascia e Kabaret Maker, alias Gianfranco Buiaroni, vera anima del festival. (g.p.)
Quello che si è visto all’opera a Casteldoria è stato il “The Orb Sound System”, un dj set-show che Alex Paterson, vera anima degli Orb, propone in giro per il mondo da tanti anni insieme ad uno dei musicisti che più gli sono affezionati, Fil Le Gonidec, che è entrato a far parte del progetto Orb dai tempi di “Orbus Terrarum”, lavoro del ‘95, e che con Paterson ha iniziato in realtà a collaborare fin dai tempi dei Killing Joke. Dopo gli Orb, è stata la volta di Saffronkeira, impegnato in una sorta di ritorno alle origini con un dj set che ha messo in luce la raffinatezza di un artista che, dalla Germania al Giappone e agli Usa, gode giustamente di una straordinaria considerazione. Niente male nemmeno le performance dalla consolle di Derrix, Andrea Cossu, Andrea Garau, Alessio Frino, Geber El, Marascia e Kabaret Maker, alias Gianfranco Buiaroni, vera anima del festival. (g.p.)