La Nuova Sardegna

Sassari

La Cassazione chiude il lungo contenzioso sul parco Mariani

di Emidio Muroni
La Cassazione chiude il lungo contenzioso sul parco Mariani

Il sindaco D’Agostino: «Il compendio ora torna al Comune Con l’uscita degli abusivi possiamo pensare al rilancio» 

19 ottobre 2017
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BONORVA. Il 10 ottobre scorso, con un’ordinanza della Cassazione, si è chiusa finalmente la lunga vertenza giudiziaria tra il Comune di Bonorva e una famiglia di allevatori di Orotelli. Una lunga ed estenuante causa giudiziaria aperta dall’amministrazione comunale con un ricorso del luglio del 2012 per rientrare in possesso dei circa 708 ettari di terreno del parco Mariani, acquistati nel marzo del 2002 ed occupati abusivamente da oltre duecento capi bovini. Le varie sentenze e ordinanze dei giudici della sezione agraria del tribunale civile di Sassari, che hanno sempre dichiarato inammissibili i diversi reclami presentati dagli allevatori non hanno fatto desistere gli abusivi che hanno allungato lo scontro in tribunale e tenuto nel contempo il bestiame all’interno del compendio. Un iter giudiziario snervante che ha creato disagi, danni e problemi all’amministrazione, alle forze dell’ordine e alla compagnia barracellare e innescato situazioni di malessere sociale anche nella popolazione.

Il contenzioso ha impedito l’utilizzo di un bene di notevole valore, la possibilità di gestire qualunque progetto operativo e impegnato totalmente la compagnia barracellare per il rispetto di un’ordinanza che imponeva di liberare il compendio dai bovini tenuti al pascolo abusivo per custodirli, in via provvisoria, nei terreni comunali in località Santa Lucia.

Da qualche mese il compendio era stato comunque liberato e l’agenzia Forestas provvede già alla custodia del sito e degli immobili e a curare con i suoi uomini la sistemazione, la pulizia, il recupero e la miglioria dell’immenso patrimonio boschivo. Ciò ha permesso di riaprire il compendio alle escursioni e di ospitare i visitatori che ancora non ne conoscono le bellezze naturali e le numerose emergenze archeologiche presenti. Un patrimonio tutto da scoprire che necessita ancora di grandi interventi operativi e di buone idee progettuali che, possano favorire le escursioni, le visite guidate e la sosta, in tranquillità e sicurezza, e consentire, con il recupero e la sistemazione di diversi piccoli rifugi, anche la presenza di famiglie o gruppi.

«Con la sentenza della di Cassazione si è definitivamente chiusa la vicenda dell’occupazione abusiva della tenuta Mariani, ha affermato con chiara soddisfazione il sindaco Massimo D’Agostino. «Ancora una volta i giudici hanno riconosciuto la correttezza amministrativa del Comune di Bonorva ed hanno confermato tutte le ragioni portate avanti prima dal sindaco Senes e poi dall’attuale giunta. Siamo particolarmente contenti che finalmente si sia fatta giustizia e che il compendio sia tornato nella piena disponibilità del Comune. Ora, dopo l’obbligatorio percorso che dovrà portare al ristoro di tutte le somme spese dal Comune per la gestione del contenzioso (e degli affitti arretrati), tenteremo in tutti i modi di valorizzare l’intera area e con l’Agenzia Forestas, che ha in gestione circa 550 ettari, troveremo le giuste soluzioni per il rilancio del parco. Il Comune ha riservato per sé la gestione di altri 150 ettari e proverà a sfruttare la meglio tutte le potenzialità dell’area».

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