La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Il guasto al treno Cagliari-Porto Torres accaduto dieci giorni fa - con il convoglio costretto a fermarsi nella stazione dismessa di via Fontana Vecchia - si è trasformato in una interrogazione parlamentare presentata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio dal deputato del M5S Nicola Bianchi. Il 15 ottobre i circa 20 passeggeri del treno regionale veloce 3954 non hanno potuto raggiungere regolarmente il capolinea della stazione di “Porto Torres Marittima” a causa del guasto e tra questi c’erano diverse persone che dovevano imbarcarsi sulla nave diretta a Genova. Per il deputato del Movimento Cinque Stelle, la vicenda assume toni surreali: «Perché vero è che non si può prevedere un guasto – dice – ma reputo sia di imprescindibile importanza approntare prima un sistema di protezione dei passeggeri a tutela dei loro diritti: viaggiare in sicurezza è imprescindibile diritto riconosciuto ai passeggeri che, pur liberi di scegliere, scelgono di utilizzare un mezzo pubblico per i loro spostamenti». Proprio la sicurezza dei passeggeri è tema centrale dell’interrogazione rivolta al ministro: «Fondamentale capire di chi siano le responsabilità nella vicenda – aggiunge Bianchi –, come fondamentale è interrogarsi sul perché il piano di protezione e tutela dei passeggeri, posto che esista, non sia stato attuato: se i fatti accaduti dovessero corrispondere alla realtà ci troveremmo di fronte a una grave violazione dei doveri di assistenza previsti dal regolamento numero 1371 del 2007 del Parlamento Europeo». (g.m.)