Il sindaco Murgia: «Giusto acquisire quote della Multiss»
di Barbara Mastino
Il Comune vuole entrare tra i soci della società in house L’azienda è specializzata nelle manutenzioni delle scuole
08 dicembre 2017
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OZIERI. Ha suscitato curiosità ma anche perplessità la notizia dell’intenzione da parte del Comune di Ozieri di acquisire una quota della società di servizi Multiss, partecipata della Provincia di Sassari che tra un anno rischia di vedere sfumare i propri contratti con la Provincia stessa.
Tra coloro che sono perplessi c’è il coordinamento locale dei Riformatori Sardi, che nutre dubbi sulla validità della scelta dell’amministrazione in primo luogo per la scarsa solidità della società, «che nel tempo ha prodotto passività», e in secondo luogo perché «gli stessi sevizi erogati dalla Multiss potrebbero essere garantiti da imprese di Ozieri». Il coordinamento dei Riformatori chiede quindi al sindaco Murgia di spiegare le ragioni di questa scelta, temendo un «salto nel buio» senza ritorno. «Secondo le norme nazionali –- dice Marco Murgia – il Comuni devono effettuare le manutenzioni o con personale proprio o affidandosi a società cosiddette di “global service”, ovvero società, come è appunto la Multiss, in possesso di precisi requisiti per poter gestire le manutenzioni pubbliche. Pertanto la decisione di far pervenire alla Provincia la nostra manifestazione di interesse risponde alla logica di volerci affidare, qualora le quote della Multiss venissero messe a disposizione di altri enti, a una società che nel tempo ha dimostrato di lavorare con efficienza ed economicità. Qualora un domani il Comune di Ozieri acquisisca una quota della società, però, non per forza esso sarà obbligato ad affidare a essa tutte le manutenzioni, che andranno comunque in appalto e che quindi, soprattutto in caso di lavori sotto soglia, potranno comunque essere effettuate anche da ditte locali. La Multiss ha più volte dimostrato – dice il primo cittadino – di operare con competenza ed efficienza, soprattutto nelle manutenzioni alle scuole, e oltretutto svolge funzioni, come la disinfestazione e la derattizzazione, che non sono di competenza comune, e lo fa con costi molto al di sotto della media rispetto alle ditte private». Un’ipotesi tutta da valutare, comunque, della quale ancora non si conoscono né l’effettiva fattibilità né i costi.
Tra coloro che sono perplessi c’è il coordinamento locale dei Riformatori Sardi, che nutre dubbi sulla validità della scelta dell’amministrazione in primo luogo per la scarsa solidità della società, «che nel tempo ha prodotto passività», e in secondo luogo perché «gli stessi sevizi erogati dalla Multiss potrebbero essere garantiti da imprese di Ozieri». Il coordinamento dei Riformatori chiede quindi al sindaco Murgia di spiegare le ragioni di questa scelta, temendo un «salto nel buio» senza ritorno. «Secondo le norme nazionali –- dice Marco Murgia – il Comuni devono effettuare le manutenzioni o con personale proprio o affidandosi a società cosiddette di “global service”, ovvero società, come è appunto la Multiss, in possesso di precisi requisiti per poter gestire le manutenzioni pubbliche. Pertanto la decisione di far pervenire alla Provincia la nostra manifestazione di interesse risponde alla logica di volerci affidare, qualora le quote della Multiss venissero messe a disposizione di altri enti, a una società che nel tempo ha dimostrato di lavorare con efficienza ed economicità. Qualora un domani il Comune di Ozieri acquisisca una quota della società, però, non per forza esso sarà obbligato ad affidare a essa tutte le manutenzioni, che andranno comunque in appalto e che quindi, soprattutto in caso di lavori sotto soglia, potranno comunque essere effettuate anche da ditte locali. La Multiss ha più volte dimostrato – dice il primo cittadino – di operare con competenza ed efficienza, soprattutto nelle manutenzioni alle scuole, e oltretutto svolge funzioni, come la disinfestazione e la derattizzazione, che non sono di competenza comune, e lo fa con costi molto al di sotto della media rispetto alle ditte private». Un’ipotesi tutta da valutare, comunque, della quale ancora non si conoscono né l’effettiva fattibilità né i costi.
