La Nuova Sardegna

Sassari

Giovane di Sassari guidava una moto rubata: tradito dai post su Facebook

di Gianni Bazzoni
Controlli della polizia locale di Sassari
Controlli della polizia locale di Sassari

Un 24enne si vantava di aver beffato gli agenti: è stato denunciato per ricettazione dalla polizia locale

04 febbraio 2018
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SASSARI. Era riuscito a fuggire da un posto di controllo della polizia locale e aveva abbandonato per strada la moto e il casco oltre a un borsone pieno di rame, cavi elettrici, rubinetti usati e parti di una grondaia (sempre in rame). Gli agenti del Nucleo di Li Punti hanno avviato le indagini per cercare di identificare il giovane - tra l’altro la moto era senza targa e con il numero di telaio abraso - ma l’attività è stata agevolata da una serie di rilevazioni su Facebook. Il 24enne sassarese, con diversi precedenti, è stato individuato attraverso un nickname, e denunciato per ricettazione.

Nel suo profilo, il giovane aveva postato foto e video nei quali compare con la moto recuperata dalla polizia locale e sulla cui provenienza sono ancora in corso accertamenti. Il denunciato, infatti, non è stato in grado di giustificarne il possesso e neppure di fornire i documenti necessari per la circolazione.

Curiosi gli aspetti relativi proprio alla vicenda della moto e dei controlli della polizia locale che il giovane ha raccontato su Facebook, lanciando una sorta di sfida.

«Azz... e oggi un’altra caduta in moto ci voleva. Poi per finire la moto sequestrata ma intanto non mi avete preso b...». E ancora: «Ce li avevo dietro come iene, meno male che non avevo la targa. Mi sono dovuto sbattere al muretto ma non mi hanno preso. Hanno portato via la moto con il carro attrezzi. Eja che merda, ma già ne busco un’altra...».

Sono queste alcune delle affermazioni che gli agenti della polizia locale hanno individuato su Facebook nel profilo del 24enne e sotto il post nel quale compare anche la moto messa sotto sequestro.

Da quel momento le indagini hanno preso una direzione precisa e in poco tempo gli agenti sono riusciti a identificare il giovane, grazie anche alle foto presenti nel profilo (anche se non compariva il suo vero nome).

A conclusione dell’attività investigativa, il 24enne è stato denunciato per il reato di ricettazione (della moto e anche dell’altro materiale che è stato trovato dentro il borsone) abbandonato per terra.

Ora sono in corso ulteriori verifiche per cercare di risalire al proprietario dello scooter, e per il ragazzo potrebbero arrivare anche ulteriori guai. La descrizione dell’accaduto fatta in maniera dettagliata su Facebook, infatti, ha permesso agli agenti della polizia locale del Nucleo di Li Punti di risalire a lui come la persona che aveva saltato il posto di controllo e si era dato alla fuga in sella alla moto rubata e senza targa, con il numero di matricola cancellato. Il racconto corrisponde esattamente con quanto accaduto e fornisce anche qualche elemento in più che - nella prima fase delle indagini - non era in possesso degli agenti della polizia locale.

L’attività investigativa si era sviluppata subito in alcuni ambienti, partendo dai pochi elementi in possesso degli agenti: la moto, il casco, il borsone con il rame e altra refurtiva. Ma grazie ad alcune indiscrezioni era stato possibile circoscrivere i sospetti a tre o quattro giovani e alla fine l’aiuto definitivo era arrivato da quei post comparsi su Facebook.

Una leggerezza mista a quel senso di sfida alle forze dell’ordine, così il 24enne si è messo nei guai. La sua ammissione che la moto gli era stata “presa” dopo la caduta, ha convinto la polizia locale di essere sulla pista giusta. I riscontri hanno dato esito positivo e il giovane è stato denunciato per ricettazione. Non sono esclusi ulteriori provvedimenti da parte del magistrato che si occupa della vicenda e che sta valutando il rapporto della polizia locale.
 

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