Proteste contro l’arst
Da Chiaramonti e Martis si viaggia in autobus al freddo
CHIARAMONTI. Dopo l’alzataccia intorno alle sei del mattino per poter prendere l’autobus, cosa che con le basse temperature di questi giorni pesa ancora di più sulla vita da pendolare, studenti e...
06 febbraio 2018
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CHIARAMONTI. Dopo l’alzataccia intorno alle sei del mattino per poter prendere l’autobus, cosa che con le basse temperature di questi giorni pesa ancora di più sulla vita da pendolare, studenti e lavoratori potrebbero ritemprarsi una volta saliti sul mezzo. Ma per chi da Martis e da Chiaramonti deve prendere l’autobus di linea dell’Arst per Sassari tra le 6,30 e le 7 del mattino, orario della fermata a Chiaramonti, il destino è ancora quello di passare il viaggio, della durata di una media di 45 minuti con fermate a Ploaghe, al freddo su un mezzo senza riscaldamento e ormai obsoleto.
«Purtroppo ogni anno, e soprattutto d’inverno con le basse temperature e la forte umidità, ci troviamo a lamentare le solite carenze –riferiscono i pendolari –: un autobus ormai vecchio e privo di riscaldamento che ci fa arrivare a scuola e al lavoro infreddoliti, rendendo ancora più pesante la nostra vita da pendolari. Del resto paghiamo l’abbonamento, ma sono ormai anni che chiediamo un autobus più consono e in condizioni migliori».
Anche lo scorso anno, per rimanere ai tempi più recenti, i pendolari avevano ugualmente segnalato il disagio, raccontando che sull’autobus che utilizzavano non funzionava il sistema disappannante tanto che l’autista era costretto a fermarsi più volte durante il tragitto per ripulire il parabrezza ricoperto da uno strato di umidità tale da non assicurare una buona visibilità della strada.
I pendolari di Chiaramonti e Martis non hanno alternative: l’Arst è l’unica azienda di trasporto ad assicurare il collegamento con il capoluogo.
Ploaghe è invece servita da altre linee, e inoltre il viaggio verso Sassari è più breve e quindi i pendolari del paese trascorrono meno tempo sull’inospitale e gelido autobus. (l.v.)
«Purtroppo ogni anno, e soprattutto d’inverno con le basse temperature e la forte umidità, ci troviamo a lamentare le solite carenze –riferiscono i pendolari –: un autobus ormai vecchio e privo di riscaldamento che ci fa arrivare a scuola e al lavoro infreddoliti, rendendo ancora più pesante la nostra vita da pendolari. Del resto paghiamo l’abbonamento, ma sono ormai anni che chiediamo un autobus più consono e in condizioni migliori».
Anche lo scorso anno, per rimanere ai tempi più recenti, i pendolari avevano ugualmente segnalato il disagio, raccontando che sull’autobus che utilizzavano non funzionava il sistema disappannante tanto che l’autista era costretto a fermarsi più volte durante il tragitto per ripulire il parabrezza ricoperto da uno strato di umidità tale da non assicurare una buona visibilità della strada.
I pendolari di Chiaramonti e Martis non hanno alternative: l’Arst è l’unica azienda di trasporto ad assicurare il collegamento con il capoluogo.
Ploaghe è invece servita da altre linee, e inoltre il viaggio verso Sassari è più breve e quindi i pendolari del paese trascorrono meno tempo sull’inospitale e gelido autobus. (l.v.)