La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, rubate 30 caldaie ancora imballate: erano destinate alle nuove case popolari

di Vincenzo Garofalo
Sassari, rubate 30 caldaie ancora imballate: erano destinate alle nuove case popolari

Il furto messo a segno in un cantiere di via Grazia Deledda dove Area sta costruendo 56 appartamenti

13 febbraio 2018
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SASSARI. Sapevano che quel cantiere in una delle vie più trafficate di Sassari era deserto da un mese. E sono andati a colpo sicuro. Una banda di ladri ha portato via trenta caldaie a gas, nuove di zecca, ancora inscatolate e pronte per essere installate, dal cantiere del “quadrilatero” di via Grazia Deledda, dove Area ha quasi ultimato la costruzione di 56 appartamenti di edilizia popolare. Il furto è stato scoperto la scorsa settimana, ma potrebbe essere stato messo a segno anche prima, visto che i ladri hanno agito indisturbati, approfittando di un periodo di sospensione dei lavori dovuto a un momento di difficoltà organizzativa della Cimas Engineering, l’impresa cui Area ha aggiudicato l’appalto da oltre 5 milioni di euro per la realizzazione delle case popolari recuperando i vecchi edifici di epoca fascista, disabitati e pericolanti. I cinquantasei appartamenti sono praticamente finiti, mancano solo gli allacci ai servizi, l’installazione di alcune attrezzature e le rifiniture esterne delle quattro palazzine.

Da gennaio però la Cimas ha sospeso i lavori e ha lasciato senza guardiania il cantiere. I ladri, che conoscevano bene la situazione, dopo essersi fatti un varco nella recinzione, hanno forzato una finestra di uno degli appartamenti al primo piano, dove erano custodite le trenta caldaie a gas, ancora imballate, pronte per essere installate nelle varie abitazioni. Sicuri delle loro mosse i malviventi hanno portato via i macchinari nuovi di zecca passando per il portoncino e caricando la refurtiva su un furgone. Il furto è stato scoperto la scorsa settimana da Area, che ha riaperto il cantiere per far riprendere i lavori. A una prima stima i danni ammonterebbero a oltre 30 mila euro, ma il direttore dei lavori sta ancora verificando se dal cantiere, che conta quattro palazzine, manchino altre attrezzature.

A riferire del colpo messo a segno in via Grazia Deledda, è stato ieri mattina l’assessore ai Lavori pubblici, Ottavio Sanna, nel corso di un’audizione con la Quarta commissione di Palazzo Ducale, convocata dal presidente, Pierpaolo Bazzoni. L’assessore, fresco di un incontro con i funzionari di Area per fare il punto sullo stato dell’arte nei vari cantieri di case popolari, ha dipinto una situazione preoccupante in via Grazia Deledda: «Una forza politica di estrema destra, Casapound, da tempo sta diffondendo la falsa notizia che gli appartamenti del quadrilatero saranno assegnati a cittadini extracomunitari, alimentando così un clima di forte tensione nel quartiere e in città, dove, lo ricordo, ci sono ben 1300 famiglie in attesa di una casa popolare», ha spiegato Sanna.

«Queste voci sono false, e stiamo verificando con i nostri legali se ci siano gli estremi per denunciare il reato di diffamazione», ha continuato l’assessore, rispondendo anche alla richiesta di chiarimenti del consigliere Giancarlo Carta, che ha precisato, «io difendo Casapound, vogliamo sapere a chi saranno assegnate le case», ha chiesto l’esponente di Fratelli d’Italia scatenando una sollevazione della maggioranza. «La graduatoria è pubblica ed è stata fatta secondo la legge. So solo che su circa cento appartamenti che saranno assegnati, ci sono solo due famiglie straniere, che vivono a Sassari da 20 anni e che hanno la cittadinanza italiana».
 

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