La Nuova Sardegna

Sassari

Case popolari in centro rinviati i lavori a Cossoine

di Mario Bonu
Case popolari in centro rinviati i lavori a Cossoine

Il restauro ha richiesto più tempo del previsto, la proroga è fino al 3 maggio Le antiche strutture saranno risanate e consegnate ai destinatari in graduatoria

22 marzo 2018
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COSSOINE. Sono stati prorogati fino al 3 maggio i lavori di restauro e di ristrutturazione edilizia degli alloggi del centro storico acquisiti dal Comune da destinare a edilizia popolare. Lo ha disposto il responsabile del Settore tecnico, Gianluca Lupino, che ha accolto la richiesta presentata dalla ditta appaltatrice, la Nce Coop Arl di Ghilarza. Alla base della proroga, le motivazioni della ditta che ha evidenziato tre aspetti principali. «A seguito di accurate verifiche in cantiere da parte di tecnici specializzati con ausilio di termocamera, le modalità di esecuzione e la tipologia di materiali da impiegare hanno subito variazioni comportando tempi più lunghi nel reperire i materiali ritenuti idonei per l’esecuzione del lavoro a regola d’arte, sempre in seguito alle verifiche e ai controlli sopra menzionati, si è reso necessario attendere l’asciugatura completa delle vecchie murature prima di poter procedere con la posa in opera dei nuovi rivestimenti. La tecnica di applicazione dei materiali impiegati ha imposto delle tempistiche tassative tra un passaggio e l’altro, comportando anch’essa una dilazione dei tempi di esecuzione». Le argomentazioni prodotte sono state giudicate valide, in quanto i ritardi «non sono riconducibili all’appaltatore né a negligenza o colpa di quest’ultimo», per cui è stata concessa la proroga richiesta. Gli alloggi in corso di recupero sono cinque, e sono in via Vittorio Emanuele ai numeri 92 e 119, in via Mannu n. 10, via Caprera n. 18, via Logudoro n. 9. La superficie complessiva residenziale è di 477 metri quadri, quella non residenziale di 201 mq, per un totale di 678 mq. Gli interventi effettuati sono esclusivamente di consolidamento statico e risanamento conservativo, senza alterazione dei luoghi e dell’aspetto esteriore degli edifici. «Il recupero di quelle case - si legge nella relazione al progetto - comporta non solo un restauro architettonico di immobili con un valore storico, ma il recupero di un patrimonio sociale e identitario che rende partecipe tutta la comunità cossoinese, senza consumo di territorio e nel rispetto dei parametri qualitativi sia dal punto di vista architettonico che abitativo». Una volta completati, gli alloggi verranno assegnati a canone sociale. Nel 2010 la giunta regionale ha finanziato l’intervento a Cossoine, cui venne assegnato un contributo di 962.222,92 euro. A quel punto era iniziato il lungo iter che ha portato alla proroga attuale, che in ogni caso è limitata a 90 giorni.

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