i numeri del gal
Logudoro e Goceano tra crisi e spopolamento
THIESI. Sono numeri drammatici e allarmanti quelli resi noti nei giorni scorsi a Thiesi sullo stato di salute del territorio del Gal Logudoro Goceano, durante la presentazione del progetto Alter...
29 maggio 2018
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THIESI. Sono numeri drammatici e allarmanti quelli resi noti nei giorni scorsi a Thiesi sullo stato di salute del territorio del Gal Logudoro Goceano, durante la presentazione del progetto Alter finalizzato a creare nuova impresa nell’ambito del turismo sostenibile. I dati sono stati diffusi dal presidente Giammario Senes che, ancora una volta, ha denunciato pubblicamente il rischio di un’irreversibile desertificazione antropologica.
Nel corso dell’incontro è emerso che, se a Milano il reddito medio pro-capite (dati 2015) è di 23.850 euro, a Cagliari corrisponde a 16.500, a Sassari non raggiunge i 13.200 e, nel Logudoro Ozieri si attesta sui 10.370. Il dato cala drasticamente a 7.250 euro nel piccolo centro di Semestene per crollare a 6.639 a Nule. L’area Gal, che ingloba i trentaquattro Comuni di Logudoro, Goceano, Villanova Monteleone e Meilogu, comprende il 49 per cento del territorio provinciale di Sassari, ma equivale al solo 15,25 per cento per numero di occupati. Le imprese attive sono 5.350, il 45 per cento lavora in agricoltura e il 20 per cento nel commercio, mentre nel turismo si contano 106 esercizi. L’indice di vecchiaia, a eccezione del Comune di Ardara, è superiore alla media regionale e nazionale. Se nel 2001 si contavano 64.487 residenti, nel 2015 gli stessi sono diventati 50.305. Ciò significa che in soli 14 anni il Gal ha perso 14.200 abitanti: il 22 per cento dell’intera popolazione.
Per arginare questo stato di crisi il Gal, in partnership con Equilibrium Consulting e Performa Sardegna Scarl, sta mettendo in campo un percorso rivolto a disoccupati e soggetti in mobilità o in cassa integrazione con il fine di favorire l’incremento del lavoro autonomo e l’imprenditorialità negli ambiti del turismo sostenibile e dell’agroalimentare. Sono sessanta i posti a disposizione. (d.d.)
Nel corso dell’incontro è emerso che, se a Milano il reddito medio pro-capite (dati 2015) è di 23.850 euro, a Cagliari corrisponde a 16.500, a Sassari non raggiunge i 13.200 e, nel Logudoro Ozieri si attesta sui 10.370. Il dato cala drasticamente a 7.250 euro nel piccolo centro di Semestene per crollare a 6.639 a Nule. L’area Gal, che ingloba i trentaquattro Comuni di Logudoro, Goceano, Villanova Monteleone e Meilogu, comprende il 49 per cento del territorio provinciale di Sassari, ma equivale al solo 15,25 per cento per numero di occupati. Le imprese attive sono 5.350, il 45 per cento lavora in agricoltura e il 20 per cento nel commercio, mentre nel turismo si contano 106 esercizi. L’indice di vecchiaia, a eccezione del Comune di Ardara, è superiore alla media regionale e nazionale. Se nel 2001 si contavano 64.487 residenti, nel 2015 gli stessi sono diventati 50.305. Ciò significa che in soli 14 anni il Gal ha perso 14.200 abitanti: il 22 per cento dell’intera popolazione.
Per arginare questo stato di crisi il Gal, in partnership con Equilibrium Consulting e Performa Sardegna Scarl, sta mettendo in campo un percorso rivolto a disoccupati e soggetti in mobilità o in cassa integrazione con il fine di favorire l’incremento del lavoro autonomo e l’imprenditorialità negli ambiti del turismo sostenibile e dell’agroalimentare. Sono sessanta i posti a disposizione. (d.d.)