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Sassari

«La Regione per Sirio non ha dato all’Arst né incarico né fondi»

di Daniela Scano
«La Regione per Sirio non ha dato all’Arst né incarico né fondi»

Il segretario regionale della Filt Cgil replica al sindaco di Sassari: «Sanna sbaglia ma il progetto può ancora essere realizzato»

04 giugno 2018
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SASSARI. Per non perdere Sirio il sindaco Nicola Sanna ha sbagliato interlocutore, tempistica e strategia. Parola di Arnaldo Boeddu, segretario generale regionale della Filt Cgil. Quando ha accusato l’Arst di avere rallentato i tempi del secondo lotto della metro di superficie, rischiando in questo modo di far perdere alla città di Sassari un finanziamento di 32 milioni di euro e una infrastruttura importantissima che permetterebbe il collegamento della stazione di Santa Maria di Pisa con Li Punti e Sant’Orsola, il primo cittadino di Sassari avrebbe trascurato di considerare un punto nodale della questione: l’Arst non ha ancora ricevuto dalla Regione nè un incarico formale e neppure i soldi necessari per realizzare il progetto.

In attesa della riunione dell’11 giugno, convocata a tambur battente dal sindaco per formalizzare la richiesta alla Regione di passare dall’Arst all’Atp la “pratica secondo lotto”, nella querelle interviene il massimo rappresentante della Filt-Cgil. E spara a palle incatenate.

«Quando afferma che Arst sarebbe responsabile del mancato avvio del secondo lotto della metropolitana di Sassari – afferma il sindacalista –, il sindaco commette un errore. Dopo il maggio del 2017, quando il protocollo di intesa venne sottoscritto da Regione (assessore Deiana), Comune di Sassari (sindaco Sanna) ed Arst (amministratore unico Marras), l’Azienda regionale sarda trasporti non ha avuto alcun incarico formale di procedere in tal senso, così come la Regione non ha destinato alcun importo economico affinché l’Arst possa lavorare in tale progetto».

«La sottoscrizione del protocollo impegnava e impegna i tre enti ad attivarsi – ricorda Boeddu –, ma senza incarico formale e risorse da erogare, il tutto è carta straccia».

Per ricostruire la vicenda di Sirio, il massimo rappresentante della Cgil Trasporti intinge il pennino nell’inchiostro caustico. Secondo Arnaldo Boeddu, il sindaco Sanna sbaglia quando accusa l’Arst ma commette un errore strategico «a pensare che l’Atp di Sassari potrebbe assumere tale incarico». «Non solo si dilaterebbero a dismisura i tempi – è il ragionamento di Boeddu –, rischiando sì in questo modo di perdere i finanziamenti nazionali e regionali, ma l’Atp non ha alcun tipo di struttura interna per poter progettare tracciati metro». E Nicola Sanna commetterebbe uno sbaglio anche quando cita il caso della Ctm, l’omologa cagliaritana dell’Atp sassarese, per sostenere la validità della sua proposta di spostare la palla all’Atp di Sassari. «Il Ctm non è stazione appaltante per la metro Cagliari – replica il segretario della Filt Cgil –. Documenti ufficiali dimostrano che Arst ha avuto nel novembre del 2017 l’aggiudicazione dei lavori della metropolitana di Cagliari. Questa è la dimostrazione che il sindaco di Sassari, se non confuso, è quantomeno male informato».

Secondo Arnaldo Boeddu, comunque, «malgrado le boutade, sul progetto del secondo lotto di metropolitana di superficie a Sassari è bene tranquillizzare un po’ tutti. Si è ancora all’interno dei tempi e del percorso stabilito, ed è ancora possibile avere i progetti di fattibilità entro i termini previsti per non perdere i contributi pari a 67 milioni». In chiusura, il segretario regionale della Filt-Cgil ripropone quanto già dichiarato nel 2007 quando era segretario provinciale. «Perché, nell’attesa del secondo lotto della metro Sassari, non si elettrifica quella parte di tracciato ferroviario già presente sulla direttrice Sassari-Nulvi? – chiede – Con pochissima spesa e senza la necessità di depositare progetti mirabolanti, si potrebbe collegare piazza Stazione con Sassari 2, ovvero i rioni di Baddimannita-Monte Forru. Sarebbe sufficiente installare i pali elettrici su un tracciato già esistente».

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