La Nuova Sardegna

Sassari

La Pelosa si salva da 20mila cicche

di Giovanni Bua
La Pelosa si salva da 20mila cicche

Sono le sigarette raccolte nelle smoking area. L’assessora Spano: il progetto è un esempio per tutti

22 luglio 2018
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STINTINO. Un primo “bottino”, messo in cassaforte dall’amministrazione comunale di Stintino, che ha deciso di dare battaglia per salvare la sua Pelosa. Si tratta di oltre 20mila cicche di sigaretta, che nei giorni scorsi sono state recuperate dai posacenere installati nelle smoking area piazzate ai margini della spiaggia. Le uniche in cui le bionde sono consentite.

Un piccolo sacrificio per i fumatori (per altro graditissimo dalla stragrande maggioranza dei bagnanti) con immediati vantaggi per l’ambiente: «Se i raccoglitori non ci fossero stati abbiamo stimato che almeno l’80 per cento di quelle cicche sarebbe stata buttata nella sabbia della Pelosa», sottolinea soddisfatta l’assessore al Turismo del Comune di Stintino, Francesca Demontis. E con ottime ragioni, considerando che un filtro di sigaretta, composto di un materiale chimico sintetico molto resistente, ha necessità di un tempo tra i 5 e i 12 anni per essere “smaltito” (sempre che nel mentre non venga ingoiato da qualche pesce).

Piccoli passi di un cammino lungo, che l’altro ieri l’assessora regionale per la Difesa dell'ambiente Donatella Spano, intervenuta al Mut per una conferenza su “I cambiamenti climatici e le azioni della Regione Sardegna” ha definito: «Un esempio di intervento virtuoso, che mira alla tutela, alla protezione e alla valorizzazione della spiaggia, che si sta realizzando grazie al finanziamento regionale di 5 milioni di euro».

L’incontro organizzato dal Centro studi sulla civiltà del mare era un momento di riflessione sulle azioni da adottare a livello internazionale, nazionale e regionale per far fronte ai cambiamenti climatici che stanno interessando il pianeta. L’assessore, così, oltre a mettere in evidenza le azioni realizzate dalla Regione, con gli investimenti nelle reti natura, nei parchi, negli interventi di forestazione e nella lotta agli incendi, si è soffermata proprio sul progetto per la Pelosa. «Un esempio – ha proseguito la rappresentante della giunta di Francesco Pigliaru – di buona pratica, per la scelta dell'approccio di delocalizzazione e messa in sicurezza che mira al ripristino degli ecosistemi restituendo la maggior parte possibile di spiaggia alla naturalità». «Un progetto di cui andiamo fieri e che ha fatto parlare di sé in tutta Italia – ha aggiunto il sindaco di Stintino Antonio Diana – da molti considerato, inoltre, un esempio di salvaguardia da imitare».

Il piano da 18 milioni di euro si realizzerà per lotti funzionali. E i primi in programma sono proprio quelli che prevedono lo smantellamento della strada asfaltata nel tratto compreso tra il Gabbiano e la Pelosetta. Lavori da 5 milioni interamente finanzianti dalla Regione. «La nostra speranza – ha aggiunto Diana – è quella di poter aver un ulteriore finanziamento».

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