La Nuova Sardegna

Sassari

Funerale fascista, in Procura il rapporto Digos

E per il figlio pubblicista del professore scomparso anche il richiamo dell’Ordine dei giornalisti

07 settembre 2018
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SASSARI. È stata consegnata in Procura dagli investigatori della Digos la prima informativa su quanto accaduto qualche giorno fa davanti alla chiesa di San Giuseppe dopo il funerale del professor Todini. L’indagine è appena iniziata e il fascicolo finito sul tavolo del procuratore Gianni Caria è destinato a ingrossarsi. Sulla vicenda ha preso posizione anche l’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Il figlio del defunto, Luigi Todini, attivista di Casapound che ha partecipato alle esequie spiegando poi di aver voluto rispettare la volontà del padre, infatti, è iscritto come pubblicista all’albo della Sardegna.

«I giornalisti, più ancora rispetto ad altre categorie professionali, hanno pagato un prezzo altissimo durante il regime fascista. Le censure alla libera stampa - si legge nella nota dell’Ordine dei giornalisti - accompagnate da intimidazioni e aggressioni squadriste, fanno indubbiamente del Ventennio fascista il periodo più buio per l’informazione in Italia. Il consiglio dell’Ordine prende fermamente le distanze dalla recente manifestazione di stampo fascista organizzata dopo un funerale a Sassari, alla quale ha partecipato anche un nostro iscritto. La vicenda impone al consiglio dell’Ordine di ricordare al collega in particolare, e a tutti i colleghi in generale, quanto il regime fascista fosse, e sempre sarà, la negazione e il tradimento delle basi della nostra professione». Della vicenda si occuperà il consiglio dell’Ordine convocato per mercoledì prossimo a Cagliari. Todini potrebbe incorrere in sanzioni disciplinari.

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