La Nuova Sardegna

Sassari

Erasmus, al via gli scambi tra i bambini

L’Istituto comprensivo Brigata Sassari il 5 novembre accoglie gli studenti dell’Ue

26 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Grazie al programma europeo Erasmus+ la scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Brigata Sassari apre le porte ad un modello di istruzione internazionale.

L’Istituto, in seguito all’approvazione di un partenariato tra scuole, amplia la propria offerta formativa e si accinge ad accogliere e far lavorare assieme una rappresentanza di studenti e docenti di sei paesi stranieri partner del progetto: Repubblica Ceca, Spagna, Portogallo, Lituania, Croazia e Sardegna.

“W.A.T.E.R.- in other ways” è il titolo e la tematica del progetto e prevede la cooperazione tra scuole per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche didattiche.

Il progetto Water si focalizza sull’importanza dell’acqua nelle nostre vite. «L’acqua influenza la nostra esistenza, è elemento di fondamentale importanza per di tutti gli esseri viventi. Per questo motivo saranno proposte agli studenti e saranno da essi sviluppate tematiche inerenti l’acqua intesa come: lotta per la sopravvivenza, risorse alternative, viaggi e trasporto, ecologia, divertimenti e cure per il benessere psicofisico».

Il progetto, che ha una durata di 24 mesi (dal 1° settembre 2018 ad Agosto 2020) prevede dal 5 al 9 novembre l’accoglienza dei paesi partner presso la scuola secondaria dell’I.C. Brigata Sassari e anche delle fasi di mobilità verso i paesi partner.

«Sia in fase di mobilità che in fase di accoglienza un grande ringraziamento va alle famiglie per la loro cordiale collaborazione nell’ospitare gli studenti stranieri e allo staff scolastico. Si apre quindi a giorni un’imminente fase di accoglienza in cui un gruppo di nostri studenti ospiterà coetanei provenienti dalla Repubblica Ceca, Croazia, Lituania, Portogallo e Spagna». E ancora: «Si prevede un momento di crescita non solo per gli studenti ospitanti ma per tutti i ragazzi dell’Istituto che avranno la possibilità di conoscere, confrontarsi con coetanei di altre nazionalità».



Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative