La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, sigilli del Nas nella casa di riposo abusiva

Luca Fiori
Sassari, sigilli del Nas nella casa di riposo abusiva

All’interno dell’appartamento vivevano in spazi angusti otto persone anziane e disabili. Nel registro degli indagati già finiti tre componenti della stessa famiglia 

24 novembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. I giorni scorsi i gestori – tre componenti della stessa famiglia – erano stati iscritti nel registro degli indagati perché privi di qualsiasi autorizzazione per gestire un ospizio, ora per la casa di riposo abusiva di via Baldedda che ospitava otto persone – tra anziani e disabili – è scattato il sequestro preventivo da parte della magistratura.

Sono stati i carabinieri del Nas ieri mattina ad apporre i sigilli sulla porta d’ingresso dell’appartamento nel rione Monte Rosello, in un normale condominio, a pochi passai dalla vecchia caserma della guardia di finanza.

Gli investigatori, guidati dal luogotenente Gavino Soggia avevano scoperto che i tre indagati gestivano un ospizio per anziani senza alcuna autorizzazione regionale. Gli ospiti venivano trattati con le dovute cure e l’ambiente in cui soggiornavano – seppure un po’ ristretto – era accogliente e pulito, ma chi li accudiva, li lavava e preparava loro da mangiare era privo di titolo per farlo. I controlli all’interno della casa abusiva erano iniziati ad agosto, quando la guardia di finanza avevano denunciato la proprietaria.

Dopo il blitz delle Fiamme Gialle però le cose non erano cambiate. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Angelo Beccu, ha preso una svolta quando i carabinieri del Nas sono andati a bussare nuovamente alla porta dell’appartamento di via Baldedda. I carabinieri hanno scoperto che gli anziani venivano ospitati in locali angusti.

Gli otto ospiti erano in gran parte non autosufficienti e quindi bisognosi di cure particolari. Gli inquirenti hanno svolto una serie di accertamenti e hanno verificato la mancanza di autorizzazioni regionali e l’inosservanza di una precedente ordinanza di chiusura emessa dall’autorità comunale.

I tre gestori della casa per anziani sono stati denunciati, oltre che per la mancanza di autorizzazioni, per avere fatto mancare l’adeguata assistenza sanitaria prevista per la loro particolare condizione di non autosufficienza. L’appartamento – è stato accertato – è troppo piccolo per ospitare otto persone, in gran parte non autosufficienti: il rapporto tra metri quadri disponibili e numero degli alloggiati è inferiore a quello previsto dalle leggi. Dopo il blitz dei Nas due ospiti hanno trovato un’altra sistemazione, mentre per gli altri sei la magistratura ha concesso ai parenti il tempo necessario per trovare una nuova struttura.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative