richiesta alla regione
Una nuova figura professionale da affiancare ai veterinari
OZIERI. Istituire la qualifica professionale di agente tecnico per dare dignità ai tanti decine di operatori che svolgono questa mansione ma non ne godono i benefici. E’ un’istanza che proviene dai...
01 dicembre 2018
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OZIERI. Istituire la qualifica professionale di agente tecnico per dare dignità ai tanti decine di operatori che svolgono questa mansione ma non ne godono i benefici. E’ un’istanza che proviene dai lavoratori che operano a supporto dei veterinari dell’Ats che si occupano di benessere animale, coadiuvando i medici nel contenimento degli animali sottoposti a cure.
Un compito che richiede competenza e professionalità, perché tali figure supportano i veterinari nello svolgimento del loro operato, e devono possedere capacità senza le quali a risentirne sarebbero gli animali. Basti pensare ai suini sottoposti di continuo a prelievi per il controllo mirato all’eradicazione della peste suina: eventi stressanti per gli animali, che quindi si agitano e devono essere letteralmente “contenuti” da un operatore che affianca il veterinario, anche perché i risultati degli esami effettuati sull’animale potrebbero essere alterati dallo stato di stress causato da una presa umana sbagliata.
Figure professionali importantissime, quindi, la cui qualifica però non esiste nel registro delle qualifiche professionali: per via di questa carenza l’Ats è costretta a effettuare le chiamate dagli uffici del lavoro attingendo dalla graduatoria dei generici, poi li abilita provvisoriamente dopo averli sottoposti a una prova pratica. Il clima lavorativo è quindi di totale incertezza, soprattutto perché mancando il riconoscimento diventa impossibile per l’Ats anche solo pensare di offrire a questi operatori contratti di lavoro a tempo indeterminato che invece sarebbero necessari. La richiesta viene dal basso, e di recente è stata oggetto di una interrogazione urgente del consigliere Gaetano Ledda, che chiede alla Regione di attivarsi per chiedere l’istituzione di questa figura almeno a livello regionale. . (b.m.)
Un compito che richiede competenza e professionalità, perché tali figure supportano i veterinari nello svolgimento del loro operato, e devono possedere capacità senza le quali a risentirne sarebbero gli animali. Basti pensare ai suini sottoposti di continuo a prelievi per il controllo mirato all’eradicazione della peste suina: eventi stressanti per gli animali, che quindi si agitano e devono essere letteralmente “contenuti” da un operatore che affianca il veterinario, anche perché i risultati degli esami effettuati sull’animale potrebbero essere alterati dallo stato di stress causato da una presa umana sbagliata.
Figure professionali importantissime, quindi, la cui qualifica però non esiste nel registro delle qualifiche professionali: per via di questa carenza l’Ats è costretta a effettuare le chiamate dagli uffici del lavoro attingendo dalla graduatoria dei generici, poi li abilita provvisoriamente dopo averli sottoposti a una prova pratica. Il clima lavorativo è quindi di totale incertezza, soprattutto perché mancando il riconoscimento diventa impossibile per l’Ats anche solo pensare di offrire a questi operatori contratti di lavoro a tempo indeterminato che invece sarebbero necessari. La richiesta viene dal basso, e di recente è stata oggetto di una interrogazione urgente del consigliere Gaetano Ledda, che chiede alla Regione di attivarsi per chiedere l’istituzione di questa figura almeno a livello regionale. . (b.m.)
