illorai
La sindaca premia il padre centenario
Tutto il paese in festa per il suo nonnino Giovanni Michele Pittalis
30 dicembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Illorai ha festeggiato i cento anni di Giovanni Michele Pittalis, padre della sindaca Gianna Pittalis. Il riconoscimento più significativo è arrivato proprio dalla figlia Gianna che ha premiato con una targa il padre centenario, come cittadino esemplare e simbolo della longevità. Giovanni Michele Pittalis ha inoltre ricevuto la medaglia e un attestato per il valore militare dall’associazione mutilati e invalidi di guerra consegnato dalla presidente regionale Agnese Delogu e dal presidente provinciale Salvatore Manca.
La festa è iniziata nella chiesa di San Gavino martire, dove il vescovo emerito Giovanni Dettori, il parroco don Pietro Maja, con monsignor Tonino Cabizzosu e monsignor Gavino Leone, hanno celebrato la messa. Nato il 27 dicembre 1918, il centenario ha avuto quattro figli. A otto anni era già pastore e faceva i compiti nell’ovile paterno. Lavorò i campi fino alla chiamata alle armi nella seconda guerra mondiale, quando venne arruolato nell’VIII reggimento di Vittorio Emanuele. Della guerra il ricordo più vivido è il fatto avvenuto nel settembre 1941: un siluro di un sommergibile inglese affondò la nave Neptunia che trasportava le truppe italiane, tra esse c’era Pittalis che rimase in balia delle onde per sei ore fino a quando fu salvato da un cacciatorpediniere. Lui riuscì a salvarsi ma nel naufragio morirono 384 militari.
«La guerra – ha raccontato il centenario – è stata un’esperienza terribile. La ricordo con sgomento e terrore. Annienta la dignità dell’uomo, e nessun fine può giustificarla». Dopo il ritorno a Illorai ha proseguito la sua vita nelle campagne e con una attività imprenditoriale. A 90 anni stava ancora dietro il banco nel suo piccolo negozio di alimentari e tabacchi. A 93 guidava ancora l’auto. (e.c.)
La festa è iniziata nella chiesa di San Gavino martire, dove il vescovo emerito Giovanni Dettori, il parroco don Pietro Maja, con monsignor Tonino Cabizzosu e monsignor Gavino Leone, hanno celebrato la messa. Nato il 27 dicembre 1918, il centenario ha avuto quattro figli. A otto anni era già pastore e faceva i compiti nell’ovile paterno. Lavorò i campi fino alla chiamata alle armi nella seconda guerra mondiale, quando venne arruolato nell’VIII reggimento di Vittorio Emanuele. Della guerra il ricordo più vivido è il fatto avvenuto nel settembre 1941: un siluro di un sommergibile inglese affondò la nave Neptunia che trasportava le truppe italiane, tra esse c’era Pittalis che rimase in balia delle onde per sei ore fino a quando fu salvato da un cacciatorpediniere. Lui riuscì a salvarsi ma nel naufragio morirono 384 militari.
«La guerra – ha raccontato il centenario – è stata un’esperienza terribile. La ricordo con sgomento e terrore. Annienta la dignità dell’uomo, e nessun fine può giustificarla». Dopo il ritorno a Illorai ha proseguito la sua vita nelle campagne e con una attività imprenditoriale. A 90 anni stava ancora dietro il banco nel suo piccolo negozio di alimentari e tabacchi. A 93 guidava ancora l’auto. (e.c.)