La Nuova Sardegna

Sassari

L’Avis di Sassari: "Emergenza sangue, servono più donazioni"

di Giovanni Bua
L’Avis di Sassari: "Emergenza sangue, servono più donazioni"

Il presidente Dettori: «Raccogliamo 2400 sacche l’anno, ne usiamo il doppio». Il 28 ottobre in sede il gesto di generosità di consiglieri e dipendenti comunali

17 ottobre 2019
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SASSARI. «Una volta un politico ci ha detto che i bambini talassemici non nascono più. E invece non è così. A Sassari ce ne sono 40, e almeno 150 adulti. E ognuno di loro ha bisogno di 50 sacche si sangue all’anno, quando tutto va bene. E purtroppo spesso le cose non vanno bene. Ogni bambino, per diventare grande, ha bisogno di 5 o 6 donatori dedicati a lui, che lo adottino. E invece questo non avviene». Sono un pugno nello stomaco le parole di Piera Pinna, una delle responsabili della onlus Thalassa Azione, che con voce decisa spiega perché donare il sangue in Sardegna è qualcosa di più di un bel gesto da fare in qualche speciale occasione, è una quotidiana necessità.

E non solo per il dramma delle centinaia di talassemici, ma per i malati oncologici, per i trapiantati, per l’ordinaria amministrazione di un hub ospedaliero di secondo livello «Dove il sangue, che purtroppo non si può coltivare o comprare, ma solo ricevere da chi dona, non basta mai». Parole di Serafino Dettori, presidente dell’Avis comunale di Sassari, che ieri mattina nella sede di via Pavese, ha lanciato l’ennesimo appello: «Siamo in emergenza. Specialmente all’inizio della settimana. Specialmente per il sangue di gruppo zero. I donatori storici invecchiano, i giovani devono essere educati a questa pratica, che dona a chi dona. Raccogliamo 1700 sacche l’anno qui in sede, altre 700 con le nostre iniziative. Dovremmo raccoglierne il doppio. Dobbiamo farlo».

A dare una mano proverà l’amministrazione comunale. Presente ieri mattina con il presidente del consiglio comunale e l’assessore ai Servizi sociali. Lunedì 28 promuoveranno una giornata di donazione per tutti i consiglieri e i dipendenti comunali. «Spediremo loro una lettera – sottolinea il presidente del consiglio comunale – per sensibilizzare loro e i familiari, e per invitarli a partecipare a un’iniziativa importante, sul piano simbolico ma anche pratico».

«Come amministrazione – spiega l’assessore ai Servizi sociali comunale – siamo chiaramente molto sensibili a un tema che riguarda tutta la comunità. E studieremo, insieme all’Avis, iniziative per incentivare la donazione di sangue. Oltre a impegnarci in prima persona nello spiegare quanto donare è importante, perché regala la vita a chi il sangue lo riceve e, grazie ai controlli che vengono eseguiti gratuitamente dall’Avis, la vita può anche salvare a chi dona. L’iniziativa di lunedì e il primo passo di quello che speriamo sia un lungo cammino».

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