La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, sciopero contro la preside all'istituto tecnico Ruju

di Paoletta Farina
Sassari, sciopero contro la preside all'istituto tecnico Ruju

Tensione nella scuola di via Porcellana: il 29 personale in lotta per il bonus docenti e altre rivendicazioni

23 ottobre 2019
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SASSARI. Insegnanti e personale Ata in sciopero contro la preside. Succede all’Istituto tecnico “Salvator Ruju” di via Porcellana dove negli ultimi mesi si sono acuite le tensioni tra il corpo docente e la dirigente scolastica Maria Antonietta Porcu, sfociate in una dichiarazione di guerra. In campo sono scesi le Rsu e i sindacati territoriali Federazione Gilda-Unams, Anief e Flc-Cgil. Martedì 29 ottobre i professori si asterranno dal lavoro nella prima ora di lezione del loro orario giornaliero, mentre le altre componenti si assenteranno nella prima ora di servizio.

Uno sciopero “breve”, l’hanno definito rappresentanze sindacali unitarie e organizzazioni dei lavoratori, ma che basterà ad avere effetti sull’attività scolastica dell’ex Itas e, è la speranza, a sbloccare la situazione di tensione esistente nell’istituto. All’origine del clima di malessere e della dichiarazione di sciopero ci sono problemi datati. Il primo è il bonus premiale ai docenti, introdotto con la riforma della Buona scuola del governo Renzi: «Ancora non è stato corrisposto il pagamento degli ultimi tre anni scolastici», dicono i sindacati. La dirigenza, visto il pressing, con una circolare del 18 ottobre scorso, ha comunicato ai prof che erano stati emessi i pagamenti relativi al 2016/2017 che però non sono ancora stati accreditati. Non si parla di cifre stratosferiche: diecimila euro e poco più per quell’anno di arretrato, trentamila euro in totale.

Altri punti di rivendicazione sono la contrattazione collettiva d’istituto, rimasta al palo, così come i ritardi nella stesura e approvazione del regolamento interno, di cui il “Ruju” non si è mai dotato. Ma oggetto di scontro sono anche i permessi brevi per motivi familiari o personali. I sindacati affermano che «la dirigente arbitrariamente chiede al personale o di segnalare i colleghi in sostituzione oppure contesta la motivazione del permesso, nonostante la normativa preveda solo una semplice autocertificazione che dia conto della necessità». E per finire la mancata applicazione delle norme antifumo. Nessuno vigila, sostiene il personale, che il divieto venga rispettato e non è raro che nei corridoi l’aria diventi irrespirabile a causa delle sigarette.

Alla proclamazione dello sciopero si è arrivati dopo un tentativo di conciliazione che è rimasto lettera morta. Un fitto carteggio ha contrassegnato la vertenza con la dirigente Porcu che su diversi punti di scontro ha sostenuto mancanze da parte delle rappresentanze sindacali. Anche con toni ironici che hanno indispettito il personale che a sua volta ha rispedito le accuse al mittente. In una recente assemblea dei lavoratori si è perciò deciso di giocare l’arma dello sciopero, dopo che sono stati inutili gli altri tentativi di trovare soluzioni. Ma la situazione “calda” al Tecnico “Ruju” è stata segnalata da tempo anche all’Ufficio scolastico e al Miur. «Stiamo valutando se da parte della dirigente non si possa configurare un comportamento antisindacale – afferma Luigi Canalis, segretario della Flc Cgil –. Le richieste del personale sono più che legittime ma, nonostante tutto, si continua a lavorare garantendo l’efficienza dell’Istituto e dimostrando attaccamento».



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