Rifiuti, i furbi pescati dalle fototrappole
Elevate le prime sanzioni grazie alle quattro “postazioni” di monitoraggio
12 novembre 2019
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PORTO TORRES
La quattro foto-trappole affidate dalla Provincia di Sassari al Comune di Porto Torres hanno dato i primi risultati contro i nemici della raccolta differenziata. La conferma l’ha data ieri mattina la comandante della polizia locale Maria Caterina Onida – durante i lavori della commissione Ambiente – che ha rivelato di avere posizionato questi strumenti tecnologici in punti strategici del territorio comunale. «Abbiamo già elevato una decina di verbali ai trasgressori in materia ambientale – ha detto la comandante – e stiamo proseguendo a monitorare il territorio in funzione degli ottimi risultati riscontrati: c’è da sottolineare comunque la grande collaborazione fornita dai cittadini, che in più di occasione, e sempre più spesso, stanno collaborando in maniera concreta, arrivando addirittura a svelare elementi fondamentali che ci hanno consentito di arrivare ai contravventori».. Nei mesi scorsi il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità l'appendice al regolamento sulla videosorveglianza, per rendere così operative le foto-trappole, con l'obiettivo di prevenire e soprattutto contrastare l'abbandono dei rifiuti. Una delle “piaghe” che stava letteralmente inquinando l’agro cittadino e anche altre zone della città non lontane dal centro urbano. «E’ evidente che l’argomento sull’ambiente desta sempre maggiore interesse da parte dei cittadini onesti – ha aggiunto la comandante Onida - e che hanno a cuore la salute ambientale: confidiamo ora nell’acquisto di nuovi apparecchi da parte dell’amministrazione, più evoluti rispetto alle foto-trappole attuali, perché abbiamo la copertura economica e non dovrebbero esserci dei problemi in merito al loro acquisto». Le fotocamere attuali hanno un ampio campo visivo e sono in grado di registrare movimenti anche a diverse decine di metri di distanza, sia con luce diurna sia durante la notte. (g.m.)
La quattro foto-trappole affidate dalla Provincia di Sassari al Comune di Porto Torres hanno dato i primi risultati contro i nemici della raccolta differenziata. La conferma l’ha data ieri mattina la comandante della polizia locale Maria Caterina Onida – durante i lavori della commissione Ambiente – che ha rivelato di avere posizionato questi strumenti tecnologici in punti strategici del territorio comunale. «Abbiamo già elevato una decina di verbali ai trasgressori in materia ambientale – ha detto la comandante – e stiamo proseguendo a monitorare il territorio in funzione degli ottimi risultati riscontrati: c’è da sottolineare comunque la grande collaborazione fornita dai cittadini, che in più di occasione, e sempre più spesso, stanno collaborando in maniera concreta, arrivando addirittura a svelare elementi fondamentali che ci hanno consentito di arrivare ai contravventori».. Nei mesi scorsi il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità l'appendice al regolamento sulla videosorveglianza, per rendere così operative le foto-trappole, con l'obiettivo di prevenire e soprattutto contrastare l'abbandono dei rifiuti. Una delle “piaghe” che stava letteralmente inquinando l’agro cittadino e anche altre zone della città non lontane dal centro urbano. «E’ evidente che l’argomento sull’ambiente desta sempre maggiore interesse da parte dei cittadini onesti – ha aggiunto la comandante Onida - e che hanno a cuore la salute ambientale: confidiamo ora nell’acquisto di nuovi apparecchi da parte dell’amministrazione, più evoluti rispetto alle foto-trappole attuali, perché abbiamo la copertura economica e non dovrebbero esserci dei problemi in merito al loro acquisto». Le fotocamere attuali hanno un ampio campo visivo e sono in grado di registrare movimenti anche a diverse decine di metri di distanza, sia con luce diurna sia durante la notte. (g.m.)
