La Nuova Sardegna

Sassari

Stintino, gli occhi del mondo sulla Pelosa

Giovanni Bua
Uno scorcio della spiaggia della Pelosa a Stintino
Uno scorcio della spiaggia della Pelosa a Stintino

Il numero chiuso annunciato da Diana finisce su tutti i media. Il sindaco intervistato dalla Cnn

19 novembre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «La sua sabbia bianca perfetta, le acque turchesi e i dintorni meravigliosi da fotografare, con un’antica torre di pietra su una piccola isola al largo, hanno reso La Pelosa in Sardegna una delle spiagge più famose e più belle al mondo». Inizia così l’articolo che la sezione travel della Cnn, la più importante emittente televisiva statunitense, dedica (chiaramente in lingua inglese) alla Pelosa e alla decisione del sindaco di Stintino, Antonio Diana, di «metterla in cassaforte», istituendo numero chiuso e ticket di ingresso a partire dalla prossima estate.

Una presa di posizione che ha acceso, per l’ennesima volta, i fari di tutti i media internazionali su quella che è sicuramente la spiaggia più nota dell’Isola, e si conferma conosciuta, apprezzata e desiderata ai quattro angoli del mondo. Prova ne sia che la all-news a stelle e strisce, storicamente non particolarmente attenta alle vicende del Bel Paese, non si è limitata a fare un copia e incolla di qualche agenzia di stampa, ma ha chiesto alla sua redattrice Julia Buckley di intervistato direttamente il sindaco Diana, che ha, tra le altre cose, dichiarato felice: «We have a slogan: “La Pelosa una volta ma per tutti” for everyone but one time only».

Un’attenzione condivisa da molti media internazionali. Come il londinese The Guardian, che applaude il tentativo di fermare “the overcrowding”, l’affollamento che sta mettendo a rischio la vita stessa della spiaggia. O i suoi concorrenti The Telegraph, The Daily Express e The Sun, che sposano in pieno la decisione presa da “Mr Diana”. Ma la notizia trova spazio anche il The times of India, nel findandese Helsingin Sanomat, in portali di viaggi russi e francesi, oltre che in tutti i media nazionali.

E, mentre il mondo ci guarda, e approva convinto il progetto di tutela della perla di Stintino, a mettere in dubbio la bontà del piano di salvaguardia ci pensano i “locali”. Con i soliti commenti che si sprecano sotto gli articoli on line, che parlano di una “spiaggia per ricchi” e annunciano «alla Pelosa non mi vedranno più». E la minoranza del Comune di Stintino che, pur dicendosi in linea di principio favorevole al numero chiuso, puntualizza dicendo che «in consiglio comunale non se ne è parlato».

Niente che possa distrarre dal suo progetto “Mr Diana”, che sottolinea soddisfatto: «Il numero chiuso e il ticket sono parte di un progetto, che troverà il suo compimento nella riqualificazione totale del litorale, con la demolizione della strada e la “riattivazione” del sistema dunale. Aspettando questo ho il mandato di proteggere la Pelosa, in ogni modo possibile. La grande attenzione internazionale su quello che facciamo – chiude il primo cittadino –è solo l’ennesima conferma del fatto che la “nostra” spiaggia in realtà è un bene di tutta l’umanità, che noi abbiamo il compito di custodire e consegnare alle nuove generazioni. Costi quel che costi».



In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative