La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, botte e minacce ai genitori scattano tre denunce

di Gavino Masia
Porto Torres, botte e minacce ai genitori scattano tre denunce

Due casi distinti, per entrambi disposto il divieto di avvicinamento alle vittime. Nei guai una coppia di fidanzati e un 44enne che aggrediva il padre e la madre

11 dicembre 2019
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PORTO TORRES. Dopo l’introduzione del codice rosso – il decreto legge che dispone le misure per tutelare le vittime di violenza domestica e di genere – le attività investigative dei carabinieri della stazione di via Antonelli hanno portato alla denuncia di tre persone di Porto Torres alla Procura della Repubblica di Sassari.

La prima riguarda un uomo di 29 anni e la sua fidanzata di 35, per continui atti vessatori nei confronti dei genitori di lui. La coppia si presentava infatti giornalmente davanti al padre e alla madre del 29enne con richieste continue di denaro, oltre a imposizioni di ogni tipo per accontentare le loro bizzarre “esigenze”. Tra cui quella di essere accompagnati per forza in auto dal padre anziano, indipendentemente dall’ora e in qualunque luogo della città e delle zone limitrofe. Una situazione che stava diventando davvero insostenibile per gli anziani che sono stati salvati, dopo un periodo di indagini, dal provvidenziale intervento dei militari e dalla conseguente denuncia alla Procura di Sassari. Il giudice ha emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla famiglia per la coppia di fidanzati. I due, oltretutto, imponevano il loro comportamento prevaricatore anche alla presenza di una sorella minore che abitava con i genitori anziani.

L’altra denuncia dei carabinieri, coordinati dal capitano Danilo Vinciguerra, è a carico di un disoccupato di Porto Torres, 44 anni, per maltrattamenti in famiglia. L’uomo viveva in casa dei genitori, con un figlio piccolo, e continuamente aggrediva verbalmente, minacciava e talvolta picchiava senza motivo il padre e la madre. Una situazione che andava avanti da diverso tempo e che in varie occasioni, purtroppo, ha avuto come spettatore il figlio piccolo del 44enne. A seguito della prima segnalazione e dopo la fase investigativa dei militari della stazione, il giudice ha disposto il divieto di avvicinamento dell’uomo alla famiglia. Ovvero deve tenersi lontano dai genitori e dal figlio minore, che ha assistito alle sue aggressioni.

L’operazione dei carabinieri è arrivata a conclusione dell’attività investigativa svolta nelle settimane scorse – dopo le prime segnalazioni delle persone offese – e le tre denunce rientrano a pieno titolo in quello che prevede la normativa sul codice rosso approvata qualche mese fa. Le norme in vigore, che disciplinano il reato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, vengono rafforzate e punite con la reclusione da sei mesi a tre anni per chiunque violi gli obblighi o i divieti previsti dall'autorità giudiziaria.

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