La Nuova Sardegna

Sassari

Piano del centro storico fermo a Bono

Piano del centro storico fermo a Bono

La minoranza sollecita il sindaco: «Mortificate le attese di cittadini e imprese»

14 dicembre 2019
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BONO. «Perché l’amministrazione comunale non porta avanti le procedure per adottare il nuovo piano particolareggiato del centro storico?». Se lo chiedono i consiglieri del gruppo di minoranza “Rinnovamento e rinascita” facendosi portavoce dei cittadini di Bono. «Perché – è la seconda domanda che si pongono – mortificare le aspettative di cittadini e imprese i quali trarrebbero indubbi benefici dall’adozione del piano?». Secondo quanto denunciato dalla minoranza il piano particolareggiato attualmente vigente nel Comune di Bono non è coerente con il piano paesaggistico regionale e sugli immobili ricadenti nel centro storico sono ammessi solamente interventi di manutenzione ordinaria escludendo ogni altro tipo di intervento.

«In questo modo – ha spiegato la minoranza – è precluso ai cittadini di effettuare interventi edilizi di adeguamento degli immobili. Per ovviare a questa situazione nell’anno 2013 fu affidato ad un professionista l’incarico di redigere un nuovo piano particolareggiato. Nel mese di giugno del 2018 il professionista depositava negli uffici comunali il proprio elaborato».

Per poter essere adottato, il piano deve intraprendere un iter burocratico di quattro momenti: il primo passaggio consiliare, le eventuali osservazioni dei cittadini entro un certo limite di tempo, un secondo passaggio consiliare per l’approvazione definitiva e la verifica finale della Regione. «Ad oggi – ha aggiunto il gruppo di opposizione – nonostante gli atti giacciano da oltre un anno e mezzo negli uffici, l’iter burocratico non è mai stato argomento di trattazione da parte del consiglio».

A preoccupare i consiglieri di minoranza anche la crisi occupazionale del paese e del territorio: «L’inerzia dell’amministrazione sta non solo deludendo le aspettative di tutti quei proprietari che da tempo attendono di poter effettuare lavori di adeguamento dei propri immobili, ma sta anche sta impedendo che si crei quell’inevitabile indotto nel settore edilizio che creerebbe lavoro per il tessuto delle imprese locali. Chiediamo quindi che il sindaco Elio Mulas si attivi nel minor tempo possibile predisponendo tutti gli atti necessari all’adozione del piano ponendo così fine alle aspettative di numerosi cittadini e a quelle di numerosi operatori del settore edilizio che ormai da troppo tempo vivono una crisi irreversibile del comparto».

Elena Corveddu

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