La Nuova Sardegna

Sassari

Infortunio nella miniera grave l’operaio ferito

di Barbara Mastino
Infortunio nella miniera grave l’operaio ferito

Ardara, Maurizio Merlin si è rotto il bacino nella caduta dal tetto di un capannone Resta sotto sequestro il cantiere, lo Spresal al lavoro per accertare le cause

18 dicembre 2019
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ARDARA. Condizioni stazionarie e un intervento al bacino previsto per questa mattina per l’operaio 46enne vittima lunedì pomeriggio di un incidente sul lavoro nella miniera di Molinu Falzu di Ardara. Maurizio Merlin, di Biella, lavoratore della ditta specializzata piemontese che sta realizzando nella miniera della Svimisa un capannone per lo stoccaggio delle sabbie, intorno alle 17.30 di lunedì era caduto dal tetto del capannone stesso.

Un volo di circa otto metri, e da subito le sue condizioni erano apparse gravi – sebbene sia sempre rimasto cosciente – tanto che i sanitari arrivati nella miniera dal 118 del pronto soccorso di Ozieri avevano immediatamente trasportato Maurizio Merlin nell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari dove era stato ricoverato in codice rosso.

Da i primi accertamenti era emerso che l’uomo aveva subìto traumi importanti, in particolare agli arti inferiori e appunto al bacino, ma nulla che per fortuna lo potesse mettere in pericolo di vita.

Dopo gli ulteriori accertamenti di ieri è scaturita la prognosi, che parla di sole contusioni a una gamba, ma di fratture estese al bacino, che necessitano di un intervento chirurgico che, appunto, sarà eseguito oggi.

Nel frattempo il cantiere nel quale l’operaio e i suoi colleghi stavano lavorando è sotto la lente dei tecnici dello Spresal: gli ispettori del Lavoro per tutta la giornata di ieri hanno proseguito i rilievi iniziati lunedì sera dopo l’incidente, coadiuvati dalla presenza dei carabinieri e dei vigili del fuoco di Ozieri. Rilievi effettuati per stabilire le cause dell’incidente e che erano stati rallentati e poi interrotti dopo l’imbrunire, quando è sopravvenuto il buio. Il cantiere dove è avvenuto l’infortunio, che come detto riguarda la costruzione di un capannone all’interno dell’ampia area della miniera di sabbia per ceramiche gestita dalla Svimisa, è stato sequestrato già da lunedì sera e sottoposto, come da prassi, a sequestro per indagini, ma ieri mattina lo Spresal ha concesso alla ditta lo spazio di tempo necessario per mettere in sicurezza il capannone nel quale si stava lavorando.

Stando alle prime ricostruzioni l’operaio sarebbe caduto dal tetto giusto nello spazio tra due lamiere di copertura, e proprio su queste lamiere si è intervenuti ieri mattina per la messa in sicurezza.

La miniera è grande, e occorreva quindi escludere che vento o pioggia, o altri fattori, potessero smuovere le coperture non terminate procurando danni a qualche altro lavoratore.

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