La Nuova Sardegna

Sassari

il fatto a buddusó 

Calci e pugni a 2 compaesani, condannati a diciotto mesi

Calci e pugni a 2 compaesani, condannati a diciotto mesi

SASSARI. Quella aggressione improvvisa e inaspettata era costata alle due vittime un trauma cranico e uno all’emitorace, e poi ferite al ginocchio, alla palpebra, al braccio. Ecco perché i presunti...

29 dicembre 2019
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SASSARI. Quella aggressione improvvisa e inaspettata era costata alle due vittime un trauma cranico e uno all’emitorace, e poi ferite al ginocchio, alla palpebra, al braccio. Ecco perché i presunti aggressori erano finiti a processo con l’accusa di lesioni personali (aggravate dai futili motivi). E il giudice li ha condannati a un anno e sei mesi di reclusione ciascuno. Pena poco più lieve rispetto a quella chiesta dal pubblico ministero: un anno e otto mesi.

Gli imputati, Antonio Berretta e Antonio Farris, entrambi di 33 anni, il primo nato a Ozieri ma residente a Torino e il secondo a Buddusò, (difesi dagli avvocati Antonio Secci e Diana Bandinu) secondo la ricostruzione degli investigatori – poi ribadita durante il processo – a giugno del 2012 avrebbero bloccato con la loro macchina l’auto sulla quale viaggiavano le due vittime, a Buddusò. Prima avrebbero puntato i fari e a quel punto tutti e quattro sarebbero scesi dall’auto, le vittime per chiedere cosa stesse succedendo, mentre gli imputati – questa era l’ipotesi accusatoria – per regolare dei conti. Stando alle indagini, pare che i due aggrediti avessero avuto in precedenza una discussione all’interno di un locale del paese con un quinto giovane. E probabilmente Berretta e Farris erano suoi amici. Ma i due hanno sempre negato ogni addebito sostenendo di non aver mai picchiato i loro compaesani. Questi ultimi, però, li avrebbero riconosciuti. (na.co.)



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