La Nuova Sardegna

Sassari

Borse di studio dell’Ersu gli esclusi ricorrono al Tar

Borse di studio dell’Ersu gli esclusi ricorrono al Tar

Gli studenti di Giurisprudenza replicano al presidente dell’Ente Massimo Sechi «Siamo decine e non sette, e siamo pronti a tutto per far rispettare i nostri diritti»

31 dicembre 2019
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SASSARI. Continua la polemica sulle borse di studio Ersu, con alcuni degli studenti esclusi che annunciano ricorso al Tar e replicano alle parole del presidente Massimo Sechi, che aveva parlato di «sette casi in Giurisprudenza in cui non si erano raggiunti i crediti necessari per accedere alla borsa di studio per motivi non attribuibili ai poteri dell’Ersu e nel rispetto delle disposizioni previste»

«Facciamo chiarezza – attaccano gli studenti di Giurisprudenza coinvolti e i rappresentanti degli studenti dell’Università di Sassari –. Non si tratta assolutamente di 7 esclusi, ma di 7 che tra moltissimi esclusi hanno avuto la prontezza di fare un ricorso in autotutela. Si parla poi di esclusione per “poteri non attribuibili ai poteri dell’Ersu”. Siamo stati esclusi perché l’Ersu non ha chiaramente voluto riconoscere alcuni crediti formativi (CFU) che non provengono direttamente da esami propriamente detti, ma da ulteriori attività come convegni, laboratori o tirocini. Tali CFU sono utili al conseguimento della laurea come fossero dei veri e propri esami, tant’è che lo stesso Ersu, che oggi si stupisce, li ha sempre considerati come tali. Se non fosse stato così, nessuno di noi li avrebbe conteggiati come al contrario ha sempre fatto. Inoltre, il direttore del nostro dipartimento e tutti i collaboratori competenti si sono impegnati a rilasciare una certificazione che rimarcasse il riconoscimento di queste attività come attinenti al piano, certificazione che è stata poi inviata da ciascuno di noi all’Ente.

«È abbastanza evidente che l’unico soggetto capace di rimediare a questo errore fosse l’Ente stesso, che prendendo visione di questi documenti, si sarebbe dovuto accorgere del problema».

«Esistono – continuano gli studenti – conseguentemente al bando, una graduatoria provvisoria, utile a dare la possibilità agli esclusi o chiunque avesse dei problemi a riguardo, di fare ricorso e cercare di tutelarsi in qualsiasi modo, ed una definitiva, non più modificabile. In un primo momento, tutti noi siamo stati dichiarati pienamente idonei, perciò nessuno si è preoccupato di chiarire nessun punto dinnanzi all’Ersu. Ma successivamente, in graduatoria definitiva, per non si sa quali cause siamo stati considerati addirittura non idonei. Detto ciò a nessuno di noi è stata data la possibilità di tutelarsi, o forse, anche qui è chiaro che in un secondo momento l’ente ha commesso un errore di cui adesso dichiara di non essere responsabile. Molti di noi, si sono accorti dell’errore ed immediatamente hanno fatto presente ció all’ufficio Ersu tramite decine di mail ordinarie e PEC, e lo stesso ufficio nel 90% dei casi non ha neppure risposto. Non abbiamo nessuna intenzione di fare la guerra all’Ente ma vogliamo ottenere le agevolazioni che abbiamo il completo diritto di ricevere».

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