La Nuova Sardegna

ITTIREDDU. Boom di nascite nel 2019 a Ittireddu e Nughedu, con il primo paese che, nella media, ha fatto meglio del secondo. Nell’anno appena concluso Ittireddu ha salutato l’arrivo di ben sette nuovi nati, sei maschietti e una femminuccia. Un dato più che positivo, prima di tutto se raffrontato con quello del 2018, quando le nascite furono appena tre, e in secondo luogo perché essendoci stati solo quattro decessi ciò porta, nel piccolo (Ittireddu ha poco meno di 490 abitanti), un incremento della popolazione. «Un dato molto importante – commenta il sindaco Franco Campus – che ci fa capire come ancora ci siano persone che vogliono mettere su famiglia anche in un centro piccolino come Ittireddu». E di certo la soddisfazione dell’amministrazione è tanta anche perché ormai da diversi anni si sta investendo sui servizi alle famiglie. Il Comune di Ittireddu, dove esiste solo un asilo diocesano, riceve il contributo regionale per i costi del trasporto scolastico che, insieme a quelli ricevuti da Ardara e Nughedu e dalla frazione di Chilivani, copre gli interi costi del servizio nell’Unione del Logudoro. Il Comune, inoltre, copre per il 50 per cento i costi che le famiglie dei bimbi delle elementari e delle medie (che studiano a Mores o a Ozieri) affrontano per le gite scolastiche e contribuisce, come gli altri, a quelli didattici e ai costi della mensa dell’istituto comprensivo. Ma c’è di più: ogni anno l’amministrazione concede da fondi propri un contributo all’asilo diocesano: ben 25mila euro quest’anno, a fronte dei 15mila degli anni scorsi, grazie a un innesto allo stanziamento precedente giunto proprio allo scadere del 31 dicembre. Il dato sulle nascite a Ittireddu fa il paio, come detto, con quello di Nughedu San Nicolò (790 abitanti circa), dove nel 2019 sono state registrate addirittura nove nascite, tre maschietti e due femminucce tra le quali anche la figlia del primo cittadino Michele Carboni. Un dato più che positivo soprattutto perché lo scorso anno Nughedu segnò zero nella casella delle nascite e un segnale del fatto che anche qui le politiche a sostegno della famiglie stanno funzionando «senza contare – dice il primo cittadino – che nel 2019 sono state aperte una mezza dozzina di partite Iva, sintomo del fatto che la gente vuole tornare a vivere e lavorare in paese».

Restando ai comuni più piccoli, è leggermente in salita rispetto allo scorso anno il dato di Ardara (770 abitanti circa), dove nel 2019 sono nati quattro bambini a fronte dei tre nati nel 2018. Anche nei piccoli comuni del Logudoro, quindi, le famiglie crescono. Nonostante la apparente carenza di opportunità, nei piccoli paesi la qualità della vita è evidentemente ancora buona e i servizi, grazie all’impegno dei Comuni, ci sono.