il processo
Furti in tribunale e spaccio, in aula cinque imputati
SASSARI. Nell’ambito di una lunga udienza preliminare (che coinvolgeva tra gli altri due dipendenti del tribunale di Sassari già condannati col rito abbreviato) cinque degli undici imputati avevano...
17 gennaio 2020
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SASSARI. Nell’ambito di una lunga udienza preliminare (che coinvolgeva tra gli altri due dipendenti del tribunale di Sassari già condannati col rito abbreviato) cinque degli undici imputati avevano scelto di affrontare il processo con il rito ordinario.
Ieri mattina davanti al giudice Sergio De Luca avrebbe dovuto aprirsi il processo nei confronti di Fabrizio Fois, 50enne di Ploaghe, Franco Mammarella, 67 anni, Gerolamo Pintus, 47, di Porto Torres, Omar Benfatima, 53 anni, di Valledoria e Andrea Manca, 42 anni, di Busachi, residente a Codrongianos. Ma per problemi tecnici l’apertura del dibattimento è stata rinviata a maggio. Questi 5 imputati erano finiti nell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu perché dopo l’arresto dei due autisti del tribunale (accusati di aver rubato droga e altra merce dall’ufficio corpi di reato) i carabinieri avevano ricostruito una rete di spacciatori alla quale i due dipendenti avrebbero fatto riferimento. Imputati ai quali erano contestati anche i reati di estorsione e ricettazione e il tentato incendio di una casa di Valledoria nella quale avrebbero dovuto fare un furto. Il proprietario di quella villetta (un 53enne di Ploaghe) si è costituito parte civile con l’avvocato Claudio Mastandrea. (na.co.)
Ieri mattina davanti al giudice Sergio De Luca avrebbe dovuto aprirsi il processo nei confronti di Fabrizio Fois, 50enne di Ploaghe, Franco Mammarella, 67 anni, Gerolamo Pintus, 47, di Porto Torres, Omar Benfatima, 53 anni, di Valledoria e Andrea Manca, 42 anni, di Busachi, residente a Codrongianos. Ma per problemi tecnici l’apertura del dibattimento è stata rinviata a maggio. Questi 5 imputati erano finiti nell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu perché dopo l’arresto dei due autisti del tribunale (accusati di aver rubato droga e altra merce dall’ufficio corpi di reato) i carabinieri avevano ricostruito una rete di spacciatori alla quale i due dipendenti avrebbero fatto riferimento. Imputati ai quali erano contestati anche i reati di estorsione e ricettazione e il tentato incendio di una casa di Valledoria nella quale avrebbero dovuto fare un furto. Il proprietario di quella villetta (un 53enne di Ploaghe) si è costituito parte civile con l’avvocato Claudio Mastandrea. (na.co.)