La Nuova Sardegna

Sassari

Dal carcere di Nuoro un assegno per Federica

Dal carcere di Nuoro un assegno per Federica

Detenuto dona la sua borsa di studio all’alunna rimasta senza sostegno a scuola La commozione della madre: «Servirà per acquistare materiale didattico» 

02 febbraio 2020
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SASSARI. Hanno tifato per lei, Federica, la ragazza autistica che lo scorso ottobre la madre aveva ritirato dalla scuola perché non aveva insegnante di sostegno. Dal carcere di Nuoro i detenuti hanno seguito la sua storia e i suoi sviluppi. Ma uno di loro ha voluto fare qualcosa di più per la studentessa sassarese e per i ragazzi come lei che frequentano le scuole spesso affrontando disagi e sacrifici: ha donato a Federica l’assegno della borsa di studio che ha ottenuto nel penitenziario perché la somma possa essere impiegata nell’acquisto di materiale didattico, che nelle scuole non è mai sufficiente.

Un gesto che va al di là della cifra, contenuta, ma pur sempre grande, che il detenuto ha messo a disposizione. Perché significa vicinanza verso chi ha bisogno di aiuto. Lui, chiuso tra le sbarre, ha voluto dare un piccolo contributo perché una malattia può diventare una prigione se ai ragazzi “speciali”mancano piccole cose .

Una dimostrazione di buon cuore che ha commosso Rita Masia, la battagliera madre di Federica, che ha pensato di renderlo noto per ringraziare pubblicamente il generoso detenuto. «Non mi sarei mai aspettata tanta solidarietà verso i problemi di mia figlia – racconta Rita Masia – e sono grata per l’attenzione. So che la battaglia che abbiamo condotto perché potesse frequentare regolarmente le lezioni dall’inizio dell’anno scolastico, come i suoi compagni di classe, ha coinvolto emotivamente molti ospiti del carcere di Nuoro. E che il detenuto sta sensibilizzando i suoi compagni per avviare una raccolta da destinare ad altri ragazzi che si trovano in condizioni simili a quelle di Federica».

«La somma ricevuta – continua la mamma di Federica – la utilizzerò per acquistare, d’accordo con le insegnanti e il Liceo artistico Figari, materiale che possa servire nei laboratori frequentati dagli alunni. Da pennarelli a tessuti, di cui si fa uso per l’attività didattica e che non bastano mai».

Intanto Federica, che nei giorni scorsi ha compiuto vent’anni, sta frequentando con interesse ed entusiasmo la scuola, coltivando la sua passione per la moda. «Da poco ha realizzato una gonna per me nel laboratorio che ora, grazie alla nomina degli insegnanti di sostegno, può frequentare anche al pomeriggio», sorride con orgoglio la madre. (p.f.)

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