La Nuova Sardegna

Sassari

Cambio al centro giovani di piazza Santa Caterina

di Giovanni Bua
Cambio al centro giovani di piazza Santa Caterina

Non rinnovata la convenzione con Alisso che gestiva lo spazio dal 2016 Il Comune lavora alla nuova convenzione ma i servizi sono sospesi da novembre

15 febbraio 2020
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SASSARI. Continua lo spoil system della giunta Campus nel delicato campo dell’accoglienza e dell’integrazione sociale. Dopo il contestato addio allo Sprar un nuovo progetto pluriennale, arrivato a scadenza lo scorso 30 novembre, non è stato rinnovato. Si tratta della convenzione, iniziata nel dicembre 2016, con Alisso, una onlus formata da giovani sassaresi, che si occupava di gestire il Centro Giovani di piazza Santa Caterina. Convenzione, inizialmente della durata di 18 mesi e poi rinnovata per un ulteriore anno e mezzo, nata dall’idea di un ragazzo e una ragazza che avevano appena concluso il servizio civile all’Informagiovani. E cresciuta fino a coinvolgere oltre 20 volontari, anche grazie a un finanziamento regionale che ha permesso di rimettere a nuovo il centro nel cuore della città murata.

Per loro lo scorso primo dicembre le porte del centro si sono però chiuse. «Ce lo hanno comunicato alcuni funzionari – racconta Simone Sanna, socio fondatore e presidente dell’associazione –. L’unico contatto che avevamo avuto con il nuovo dirigente e la nuova assessora era stata infatti la richiesta di un report sulle nostre attività, e una generica disponibilità da parte nostra a continuare il progetto. Richiesta a cui abbiamo risposto positivamente, pur sottolineando i limiti di una gestione completamente su base volontaria come quella che per tutti e tre gli anni abbiamo fatto, e la necessità che il Comune ci affiancasse nella predisposizione di nuovi progetti. Da lì non abbiamo più avuto nessuna risposta. Se non la notizia, il 2 dicembre, che non potevamo più aprire i locali».

A riaprirli dovrebbe essere una nuova associazione, anche questa formata da freschi “ex” del servizio civile con in mano già un progetto europeo finanziato. Di più non è dato sapere, anche perché l’amministrazione comunale, come già fatto per lo Sprar, pur chiaramente lavorando a un piano di gestione alternativo, non sembra interessata a dare nessuna notizia fino a quanto la nuova convenzione non sarà chiusa.

Aspettando novità rimangono i numeri della gestione Alisso che, se da una parte ha visto un calo di volontari “organici” (sono rimasti una decina) dall’altar può mettere in fila oltre 3500 “ingressi” nel triennio (sono 3667). Per loro e con loro sono stati avviati diversi tipi di tirocini, alternanza scuola-lavoro, Erasmus, Garanzia giovani, Includis. E il centro, aperto anche alle associazioni, ha ospitato laboratori, workshop, gruppi di incontro, corsi di formazione, open day, dibattiti e tavole rotonde, riunioni, gruppi di lavoro, rappresentazioni e mostre. Senza pesare un euro sulle casse comunali.

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