La Nuova Sardegna

Sassari

Gli studenti e l’Arst, confronto alla pari allo Spano e all’Angioy

di Giovanni Dessole
Gli studenti e l’Arst, confronto alla pari allo Spano e all’Angioy

Porcu risponde alle domande e ascolta i pareri dei pendolari A bordo dei mezzi diritti da garantire e doveri da rispettare

05 marzo 2020
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SASSARI. Il pullman, il treno, la metro: chi non è mai salito su un mezzo dell’Arst? Sono soprattutto gli studenti pendolari a vantare una competenza sofisticata sulla materia “trasporto pubblico”, perché due volte al giorno testano la qualità del viaggio in termini di puntualità, pulizia e sicurezza. C’era quindi da aspettarselo: negli incontri con l’Arst per il progetto LaNuova@Scuola, i ragazzi del Liceo scientifico Spano e dell’Istituto tecnico industriale Angioy hanno sfoggiato le loro cognizioni e fatto domande incalzanti sulle performance attuali e i progetti futuri dell’azienda regionale di trasporto pubblico.

A confrontarsi con gli studenti senza chiedere benevolenza – ma anzi sollecitando critiche per poter migliorare la qualità del servizio – è stato l’amministratore unico dell’Arst, Chicco Porcu, insieme al responsabile marketing Alessandro Langiu e al responsabile della sede territoriale di Sassari, Gustavo Alberti. Al liceo scientifico hanno incontrato i ragazzi delle terze classi impegnate direttamente nella Nuova@Scuola e nel progetto scolastico del “social journal” (la 3/a E sta conducendo un’inchiesta proprio sul tema dei trasporti). All’istituto tecnico industriale invece gli studenti erano quelli del triennio di meccanica, che hanno un interesse “professionale” al tipo di attività svolta dall’Arst. Entrambi gli incontri sono stati coordinati da Pier Luigi Rubattu, giornalista della Nuova Sardegna, con i referenti dei due istituti per LaNuova@Scuola, i professori Giovannella Meazza (Spano) e Stefano Fara (Angioy)

Chicco Porcu l’ha chiesto subito ai ragazzi dello Spano: «In quanti viaggiate ogni giorno?». Un terzo dei presenti ha alzato la mano. Hanno diritto di arrivare a scuola puntuali, di tornare a casa a un’ora decente. Dovunque abitino. E l’Arst – ha spiegato Porcu – esiste proprio per garantire il diritto alla mobilità di tutti i cittadini sardi. «Siamo una sorta di compagnia di bandiera e non abbiamo scopo di lucro. Forniamo un servizio che costa molto e che è pagato in grandissima parte non dai biglietti, perché le tariffe sono ridotte, ma dalla Regione, quindi dall’intera collettività. C’è un diritto, ma anche il dovere da parte degli utenti di rispettare un bene prezioso». Un riferimento a comportamenti non sempre corretti da parte di chi viaggia, a volte sfociati in atti di vandalismo.

LaNuova@Scuola porta il giornale in classe per accrescere l’attenzione degli studenti a ciò che accade in Sardegna (e non solo), e accompagna le aziende negli istituti per spiegare ai ragazzi come funziona il mondo del lavoro. Più centrato sugli aspetti tecnici e sugli sbocchi professionali, ovviamente, l’incontro all’Iti Angioy: «Siamo un’azienda multimodale – ha ricordato Porcu –. Abbiamo autisti, addetti alla gestione delle infrastrutture su ferro, alla manutenzioni, ingegneri e periti che si occupano di mezzi sempre più tecnologici... L’Arst, come tutte le aziende pubbliche, assume per concorso: ora avremo un grande bando per la graduatoria dei conducenti».

Più centrato sulla qualità del trasporto l’incontro allo Spano (ma anche all’Angioy gli studenti non hanno risparmiato domande sui problemi delle linee che devono percorrere ogni giorno). Ai rappresentanti dell’Arst è stato presentato un sondaggio, condotto dai ragazzi, che segnala molte criticità: «Anche questo è un regalo, un segno di attenzione», ha replicato Chicco Porcu. Sui problemi specifici segnalati dai pendolari ha risposto nei dettagli Gustavo Alberti, responsabile per Sassari. Tra l’Arst e i ragazzi dello Spano e dell’Angioy un patto: gli studenti individueranno le situazioni più disagevoli e le segnaleranno all’azienda che cercherà, nei limiti del possibile, di trovare una soluzione. Se anche uno solo dei casi affrontati venisse risolto, sarebbe un bel successo per tutti.



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