La Nuova Sardegna

Sassari

A Valledoria le mascherine “solidali”

A Valledoria le mascherine “solidali”

Un gruppo di volontari le ha realizzate grazie alla generosità degli abitanti

25 marzo 2020
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VALLEDORIA. Due contenitori sterilizzati. Uno per la raccolta del materiale necessario alla realizzazione dei dispositivi di protezione e l’altro per la sistemazione delle mascherine terminate.

In questo momento di emergenza a Valledoria sale in cattedra la generosità. Così, l’altruismo e la solidarietà di un gruppo spontaneo di volontari del paese sono diventate le uniche armi per fronteggiare la carenza delle mascherine, ormai introvabili ovunque. L’obiettivo è quello di fornirle a chi ne ha più necessità. Il tutto nel rispetto massimo della sicurezza. Tanto che il commissario straordinario Moretti per salvaguardare la salute dei cittadini ha emesso un’ordinanza in cui raccomanda che nella fase di realizzazione e distribuzione dovranno essere rispettate tutte le norme igieniche. «È un gruppo nato spontaneamente – dicono Antonello e Margherita che insieme agli oltre 16 volontari comunicano tramite social per scambiarsi costantemente informazioni sul da farsi – ed è cresciuto man mano che le richieste dei nostri concittadini diventavano sempre più numerose». Ad oggi le mascherine distribuite sono oltre 500: «Ma ci prefissiamo di arrivare fino a 4mila – dichiara Margherita – con il prezioso aiuto di altri volontari di Badesi e Sedinie di due ospiti del Centro di accoglienza valledoriano, Mama Toure, (maliano), e Tamba Alagi, (gambiano), entrambi sarti di professione». «Inoltre – sostengono Margherita e Antonello – le richieste stanno arrivando anche da altri paesi e nel nostro piccolo stiamo cercando di soddisfare tutte queste esigenze». Per evitare il contatto fisico, il gruppo di volontarie, oltre ad avere il supporto dell’Avis che tramite il porta a porta raggiunge gli abitanti con difficoltà di mobilità, ha escogitato un metodo sicuro: «Mettiamo le mascherine all’interno di un bidone sterilizzato e chi ha necessità può andare a prelevarle. Un altro contenitore sterilizzato è destinato invece alla raccolta di vari materiali donati dai cittadini.

Giulio Favini

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