La Nuova Sardegna

Sassari

La magia di Lunissanti ha viaggiato sul web

La magia di Lunissanti ha viaggiato sul web

La suggestiva cerimonia non si è fermata: i sindaci di Castelsardo e Tergu hanno rappresentato i fedeli

07 aprile 2020
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CASTELSARDO. All'alba, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie senza fedeli, il parroco don Pietro Denicu, il priore Giovanni Borrielli, il consiglio della Confraternita dell'Oratorio di Santa Croce, i Misteri appoggiati sull'altare, pronti ad essere indossati. Il Lunissanti castellanese, una delle più suggestive cerimonie isolane della passione di Cristo, ai tempi del Coronavirus, non si è fermato.

In tono minore, ma è stato comunque celebrato. Dopo la messa, da uno stereo è partito il Salve Regina, tradizionalmente eseguito da tutti in confratelli inginocchiati davanti all'altare. I membri del consiglio sono diventati apostoli, hanno preso i Misteri dalle mani del priore e sono usciti, solitari dalla chiesa.

Fedeli ed appassionati si sono dovuti accontentare di una diretta Facebook ma erano comunque tantissimi e, a giudicare dai commenti postati, anche commossi e coinvolti come fosse un consueto Lunissanti.

A Tergu, in tarda mattinata, invece dei consiglieri della confraternita era presente la giunta comunale castellanese, il sindaco Antonio Capula e il sindaco di Tergu Gianfranco Satta. Due primi cittadini in rappresentanza di due comunità che ogni anno si incontrano per vivere insieme la parte centrale del Lunissanti.

Il priore ha portato all’altare, in solitudine, tutti i Misteri , don Pietro li ha accolti e presentati a Nostra Signora di Tergu, i cori erano quelli degli anni precedenti ma Lu Miserere, lu Stabba e lu Jesu, hanno risuonato comunque.

Al termine i due primi cittadini hanno acceso, insieme, un cero alla Vergine. Niente messa solenne, né festa campestre ma un rito sobrio e sentito, seguito via web da centinaia di persone che, con il cuore e lo spirito erano presenti, in attesa di tempi migliori.

Donatella Sini

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