La Nuova Sardegna

Sassari

«La Ztl è una scatola vuota Ora servono i contenuti»

di Roberto Sanna
«La Ztl è una scatola vuota Ora servono i contenuti»

Il presidente della Confcommercio chiede al Comune di aprire un dialogo «Chiamiamola “Zona di interesse storico” e incentiviamo tutte le attività»

12 maggio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La Ztl è stata appena ridisegnata e la Confcommercio territoriale chiede un ulteriore passo all’amministrazione comunale: quella di trasformarla. Non nel disegno e nei, confini, ma nella concezione: «Noi preferiamo chiamarla “zona di interesse storico”, che è un modo più intrigante, per definire un’area da tutelare per il valore storico della stessa. Quella di “Ztl” è una definizione che “castra” il cittadino che vorrebbe avvicinarsi, o aprire nuova attività, ma non lo fa perché non rientra tra coloro che possono “trafficare” per quell’area e quindi, per la paura di complicazioni, multe o sanzioni, evita di avvicinarsi. Ma una Ztl oltre a limitare l’impatto veicolare e la tutela del bene storico, a cosa può servire se non si riempie di contenuti? ».

È uno dei temi proposti dal presidente territoriale Pier Giuseppe Canu, che nel momento della ripartenza dopo il lockdown sottolinea un altro aspetto: «In città i commercianti sono protagonisti in prima persona. Secondo le statistiche nazionali a Sassari il settanta per cento del volume degli affari avviene nei negozi e nei centri commerciali, mentre il trenta per cento passa per gli acquisti on line. Questo perché i nostri imprenditori sono usciti fuori dal loro negozio e hanno iniziato a guardare, non solo alla propria attività, ma anche a quella del vicino, aiutandosi a crescere prima per strade, poi per isolati e adesso per interi quartieri. La rete dei Centri commerciali naturali è la prova di questo percorso di maturazione che il commercio di vicinato ha fatto, soprattutto negli ultimi due anni, con iniziative che hanno abbellito le strade della città, non solo durante le feste istituzionali, ma anche in altri periodi. Iniziative sempre sviluppate con risorse proprie e spesso con l’aiuto di enti pubblici, Camera di commercio, Regione o Comune». La Confcommercio sollecita adesso un ulteriore sforzo sul fronte delle riaperture: «La politica continua a voler tenere chiuse le porte delle attività ma continua a parlare al futuro: “faremo”, “ci riuniremo”, “stiamo pensando di fare”. Pochi dicono “abbiamo fatto”. La rete degli imprenditori del commercio sassarese però si è distinta anche per essere stata propositiva anche nelle politiche di settore, disegnando piani di rigenerazione urbana, piani per la mobilità sostenibile e, ultimamente, piani per gestire la fase post pandemica prestando grande attenzione alla sicurezza propria e dei cittadini che frequentano le nostre aree commerciali».

Il presidente della Confcommercio chiede così all’amministrazione comunale di dialogare anche sulla Ztl: «Ci mettiamo a disposizione. Infatti all’interno di quell’area si possono programmare l’apertura di attività commerciali e artigianali, magari invogliando gli imprenditori attraverso la defiscalizzazione di alcune imposte comunali. Si possono organizzare percossi attraverso iniziative pubblicizzate attraverso le attività turistiche della provincia. Insomma, ci piacerebbe vedere la nascita di un’area di interessi per i residenti, che come in molte città italiane potrebbero troveranno un maggior valore delle proprie proprietà ad esempio, sia per i consumatori e quindi anche per il territorio».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative