Caminera Noa sit-in all’Ats per la Sanità
SASSARI. «Non moriremo di Covid-19 ma di sit-in. In difesa della sanità pubblica sarda». Così Luana Farina, portavoce di Caminera Noa, che annuncia per oggi alle 11 davanti alla direzione generale...
06 giugno 2020
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SASSARI. «Non moriremo di Covid-19 ma di sit-in. In difesa della sanità pubblica sarda». Così Luana Farina, portavoce di Caminera Noa, che annuncia per oggi alle 11 davanti alla direzione generale dell’Ats in Piazza Fiume una mobilitazione in difesa della sanità pubblica.
«Visto il perdurare del blocco dei controlli programmati e di prevenzione da parte della direzione generale dell’Ats Sardegna – spiega una situazione che mette in grave pericolo la vita di numerosi malati di gravi patologie croniche (tumore, infarto, dialisi, blocco renale, diabete), il movimento popolare sardo Caminera Noa chiama un sit in di protesta aperto alla partecipazione di persone, movimenti, associazioni e partiti che potranno portare il loro contributo per rilanciare il diritto ad una sanità pubblica di qualità per tutti e per tutte.
«Saremo lì – spiega Farina – per chiedere il ripristino del servizio sanitario regionale, dato che l’attuale giunta Solinas - Nieddu non ha provveduto, prima del Covid-19 alla riforma della rete ospedaliera , non ha riaperto tutti i presidi ospedalieri né ripristinato gli oltre 600 posti letto cancellati da Pigliaru - Arru, anzi i primi di marzo ha sospeso, chissà con quali e quanti danni, i controlli ordinari programmati relativi a patologie gravi, gli esami diagnostici, molti interventi chirurgici, le visite specialistiche per i pazienti sardi. Tutto in un contesto di sanità pubblica già allo sfascio».
«Visto il perdurare del blocco dei controlli programmati e di prevenzione da parte della direzione generale dell’Ats Sardegna – spiega una situazione che mette in grave pericolo la vita di numerosi malati di gravi patologie croniche (tumore, infarto, dialisi, blocco renale, diabete), il movimento popolare sardo Caminera Noa chiama un sit in di protesta aperto alla partecipazione di persone, movimenti, associazioni e partiti che potranno portare il loro contributo per rilanciare il diritto ad una sanità pubblica di qualità per tutti e per tutte.
«Saremo lì – spiega Farina – per chiedere il ripristino del servizio sanitario regionale, dato che l’attuale giunta Solinas - Nieddu non ha provveduto, prima del Covid-19 alla riforma della rete ospedaliera , non ha riaperto tutti i presidi ospedalieri né ripristinato gli oltre 600 posti letto cancellati da Pigliaru - Arru, anzi i primi di marzo ha sospeso, chissà con quali e quanti danni, i controlli ordinari programmati relativi a patologie gravi, gli esami diagnostici, molti interventi chirurgici, le visite specialistiche per i pazienti sardi. Tutto in un contesto di sanità pubblica già allo sfascio».
