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Sassari

Porto Torres, l’area del porto trascurata e invasa dai rifiuti

Porto Torres, l’area del porto trascurata e invasa dai rifiuti

PORTO TORRES. Con l'arrivo dei primi turisti da Genova, infuriano le polemiche in merito ai controlli da effettuare sulla tracciabilità dei loro movimenti e sui controlli in ottica covid19. Ma...

08 giugno 2020
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PORTO TORRES. Con l'arrivo dei primi turisti da Genova, infuriano le polemiche in merito ai controlli da effettuare sulla tracciabilità dei loro movimenti e sui controlli in ottica covid19. Ma rischia di passare in secondo piano, ancora una volta, un aspetto fondamentale per una buona accoglienza: il decoro pubblico. O meglio, il decoro del porto turritano. Lo scalo si presenta infatti in condizioni fatiscenti in molte su aree: erba altissima sulla rotatoria che sta a poche decine di metri dall'ingresso di ponente. Erba altissima sui resti romani, quelli la cui situazione è stata più volte denunciata in questi anni dopo l’interruzione delle indagini archeologiche senza mai avere risposta da chi di dovere in merito al completamento delle indagini e alla successiva valorizzazione, resti che peraltro giacciono ricoperti anche d'immondizia, da escrementi di animali e da sterpaglie cresciute come alberi in tutte le aiuole. Senza dimenticare le condizioni del manto stradale, davvero vergognose in quasi tutto il porto, l’occhio non può non cadere sulle grate per lo scolo dell’acqua piovana tra il parcheggio compreso tra le vecchie aree ex Tranship ed ex Navalmeccanica e la viabilità interna nella parte occidentale: i lastroni metallici posati a coprirle sono in parte spostati probabilmente dal passaggio dei mezzi pesanti, la grata è in parte crollata all’interno dello scolatoio, in parte è stata rimossa e posizionata vicino al marciapiede.

Emanuele Fancellu

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