La Nuova Sardegna

Sassari

«Alla Sgb l’Hospice, non gli ex covid»

«Alla Sgb l’Hospice, non gli ex covid»

Le segreterie territoriali della Cgil protestano con la Regione per la scelta dei locali della struttura sanitaria di Ploaghe

11 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Continua la polemica per la decisione della Regione di istituire all’interno dei locali della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe due aree per la gestione dei pazienti Covid negativizzati. Un’idea che non è piaciuta al sindaco del paese, Carlo Sotgiu, che nei giorni scorsi ha espresso le proprie perplessità. E non piace nemmeno alla Cgil, che ha inviato all’assessore alla Sanità e al commissario straordinario dell’Ats una nota di protesta firmata dal segretario generale Francesca Nurra, dai segretari territoriali Fp Salvatore Terrosu e Antonio Canalis, dal segretario territoriale Spi Franco Casu e dalla segretaria territoriale Fp-Medici Myriam Pastorino. Il motivo della protesta è sempre lo stesso: i locali individuati dalla Regione sono quelli che avrebbero dovuto ospitare l’Hospice per le cure palliative, una struttura a lungo attesa dalla sanità del Sassarese.

Pur rispettando lo spirito della delibera, la Cgil afferma la sua contrarietà per una serie di motivi: «La Fondazione ospita un numero elevato di persone e si potrebbero verificare situazioni di rischio di contagio per eventuali contatti degli stessi con pazienti in fase di remissione da Covid 19 ma ancora potenzialmente contagiosi. I locali della nuova struttura sono gli stessi già destinati alla nascita della tanta attesa area Hospice e i lavori di ristrutturazione e messa a norma della struttura presentano un iter ormai consolidato e una previsione di fine lavori ormai prossima. Inoltre, l’inaugurazione della stessa struttura dovrebbe avvenire a breve scadenza, in quanto anche dal punto di vista degli organici si sarebbero raggiunti gli standard di legge previsti per la gestione di una struttura di quel genere».

«Ribadiamo la nostra contrarietà alla scelta di far nascere il Centro Covid a Ploaghe, che avrebbe potuto tranquillamente trovare un'altra sede. Soprattutto, riteniamo incredibile rinunciare all’ideazione e alla nascita dell’Hospice – aggiungono i sindacalisti –. Dopo anni di valutazioni negative sull’applicazione parziale della Riforma Sanitaria in Sardegna, con forte penalizzazione dell’assistenza territoriale e ingolfamento continuo dei grandi ospedali, la nascita dell’Hospice sembrava un timido ma concreto messaggio di inversione di rotta. Abbiamo sperato che quella struttura potesse fungere da apripista a una programmazione dettagliata per l’apertura di ospedali di comunità, di ambulatori periferici di prevenzione, di reparti a conduzione infermieristica, di strutture atte ad ospitare, in aree protette, reparti specifici di cura e osservazione dei pazienti in caso di emergenze sanitarie. Ma evidentemente ci siamo sbagliati».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative