La Nuova Sardegna

Sassari

Fuori strada con il figlio, a Sassari scagionata la mamma

Nadia Cossu
Fuori strada con il figlio, a Sassari scagionata la mamma

La donna quattro anni fa causò un incidente sulla 127 bis e il bimbo rimase ferito. Imputata di lesioni stradali colpose. Il giudice: non c’è querela e non si procede 

13 giugno 2020
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SASSARI. Era finita a processo con l’accusa di lesioni stradali colpose gravissime per via dei traumi riportati dal suo bambino in un incidente stradale – che lei stessa aveva provocato – avvenuto sulla 127 bis che collega Uri e Alghero. Ovviamente nessuno in famiglia aveva presentato querela contro questa mamma di 32 anni ma la recente legge sull’omicidio stradale stabilisce che in caso di incidente, se la prognosi dei feriti è superiore ai quaranta giorni, le autorità competenti debbano procedere d’ufficio.

Due giorni fa il giudice Mauro Pusceddu ha pronunciato una sentenza di non doversi procedere perché le lesioni riportate dal piccolo – come ha stabilito in aula il consulente incaricato dalla difesa – non erano permanenti e quindi non potevano essere qualificate come “gravissime”. Derubricato quindi il reato in lesioni colpose “semplici” – per cui è necessaria invece la querela – la posizione dell’imputata, difesa dall’avvocato Edoardo Morette, è cambiata. Non essendoci infatti alcuna querela nei suoi confronti, il processo si è chiuso con una sentenza di non doversi procedere.

Quel 18 ottobre del 2016 il piccolo (che ora ha 8 anni) viaggiava nel sedile posteriore della Seicento guidata da sua mamma. Era nel seggiolino, la cintura di sicurezza allacciata, tutto era perfettamente in regola. Poi un attimo di distrazione e la convinzione – sbagliata – che quell’automobilista che proveniva dalla direzione di marcia opposta, al volante della sua Volkswagen Polo, dovesse svoltare a destra, verso Putifigari e Villanova Monteleone, e non invece andare dritto. Un impatto violento a seguito del quale la donna riportò due fratture all’altezza del bacino. Il bambino, che apparentemente non sembrava avere gravi traumi, fu accompagnato in ospedale assieme alla mamma e da qui ricoverato in Rianimazione per un lieve trauma cranico. Subì anche un intervento chirurgico ma le sue condizioni per fortuna migliorarono rapidamente.

Il caso approdato in tribunale è abbastanza singolare, per alcuni versi persino paradossale. Avendo infatti la donna causato l’incidente per un suo errore, si è ritrovata imputata in un processo dove la parte offesa era il padre del bambino, ossia suo marito.

E tra i vari paradossi contemplati talvolta dalla giustizia era successo anche che sempre la mamma del bimbo avesse ottenuto dall’assicurazione il risarcimento per il figlio, in quanto passeggero trasportato.

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