La Nuova Sardegna

Sassari

Sequestrate 100 nasse nei fondali di Capo Caccia

Sequestrate 100 nasse nei fondali di Capo Caccia

Operazione con l’impiego dei sub: gli strumenti forse abbandonati da tempo continuavano a pescare

22 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Attrezzi da pesca non segnalati e forse abbandonati da tempo, ma che continuavano a pescare e quindi a causare danni nelle acque dell’Area Marina Protetta “Capo Caccia-Isola Piana”. Sono stati recuperati nel corso di una operazione mirata alla tutela dell’ambiente che si è svolta nel corso degli ultimi giorni della settimana condotta dai militari della Guardia costiera del 4° Nucleo Sub di Cagliari.

Gli operatori, coadiuvati dal personale della Guardia costiera di Alghero, hanno riportato in superficie attrezzi da pesca che, nonostante fossero stati ormai abbandonati da chi li aveva posizionati in acque vietate, continuavano a pescare passivamente contribuendo a creare un danno consistente all’ecosistema dell’Area Marina.

Gli attrezzi salpati, in particolare più di 100 nasse individuate anche grazie al prezioso contributo dei sommozzatori dei vigili del fuoco, sono stati consegnati ai rappresentanti dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte, Ente Gestore dell’Area Marina Protetta: una azione che consolida la fattiva collaborazione tra enti volta alla protezione dell’ambiente marino e costiero.

A conclusione dell’operazione, sono stati restituiti al mare circa 150 chili di specie ittiche rinvenute ancora in vita. Un intervento di grande rilevanza, quindi, perchè oltre a fare “pulizia” nei fondali con l’eliminazione delle trappole ancora attive e che effettuavano passivamente le catture dei pesci, ha consentito di eliminare un pericolo costante. Le immersioni effettuate hanno anche permesso di individuare altre zone di futuro intervento e hanno rappresentato l’occasione per appurare lo stato di conservazione di alcuni relitti presenti nelle acque dell’Area Marina Protetta.

La Guardia costiera di Alghero ha voluto rivolgere l’invito a tutti gli utenti del mare a segnalare prontamente eventuali attrezzi da pesca in stato di abbandono nelle acque marine, e a portare a conoscenza della presenza di relitti giacenti sul fondo marino in maniera da permetterne il successivo inserimento all’interno della banca dati tenuta e aggiornata dall’Istituto Idrografico della Marina Militare.

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative