La Nuova Sardegna

Sassari

Un batterio killer le condanna a morire di fame

Un batterio killer le condanna a morire di fame

La Pinna nobilis comunemente nota come nacchera, pinna comune, cozza penna o stura, è il più grande bivalve presente nel Mar Mediterraneo. Vive solo in queste acque e può raggiungere un metro di...

26 giugno 2020
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La Pinna nobilis comunemente nota come nacchera, pinna comune, cozza penna o stura, è il più grande bivalve presente nel Mar Mediterraneo. Vive solo in queste acque e può raggiungere un metro di lunghezza e può campare anche vent’anni. La sua raccolta è vietata. Si tratta di un mollusco filtratore, come le cozze assorbe dal mare grandi quantità di inquinanti e patogeni e viene utilizzata come indicatore dell'inquinamento. È una specie relitta, e la sua estinzione non avrebbe grosso impatto nell’ecosistema marino. «Più che altro – spiega Alberto Ruiu – offre una superficie colonizzabile per gamberetti e granchietti con i quali stabilisce una simbiosi. Oppure ospita nella parte esterna alghe e spugne». Si ancora al terreno con una sorta di radici sottili e robuste, con le quali si fabbricano i filamenti chiamati bisso marino, utilizzato per la tessitura degli abiti in Sardegna. Ora questa pratica è vietata. I suoi enormi gusci costituiscono una eccellente difesa, ed uno dei pochi esemplari marini che riescono a cibarsene è il polpo. Ma per farlo deve usare la sua proverbiale astuzia. Infatti si avvicina lentamente afferrando una pietra con il tentacolo, e poi infilandola tra le conchiglie impedisce la chiusura. A quel punto il polpo riesce a penetrare la blindatura e a cibarsi del contenuto molle. (lu.so.)



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