I LAVORI
Trovato un altro pezzo di mosaico
In via Ponte Romano continuano a spuntare tesori del passato
30 giugno 2020
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PORTO TORRES. Ogni giorno gli operai ne riportano in luce una nuova porzione, ma la meraviglia che suscita l'osservazione del mosaico riemerso in via Ponte Romano non accenna a diminuire.
I lavori della ditta Luciano Sini Srl che operano sotto la direzione scientifica della Soprintendenza ABAP, coordinati sul campo dall'archeologa Antonella Pandolfi, coadiuvata per i rilievi dall'archeologo di Vincenzo Nubile ogni giorno regalano una nuova porzione del mosaico: quanto riemerso ieri ne conferma l'eccezionalità. Accanto a quella comprendente parte della cornice caratterizzata da diverse fasce, tra cui un motivo a scacchiera con clessidre realizzato in bianco e nero, e uno a treccia con tessere bianche, nere, gialle, rosse, celesti, è infatti riemerso un tessuto complesso, una trama che alterna motivi geometrici con all'interno decorazioni molto complesse, con una policromia accentuata, che solo una pulizia completa consentirà di definire con certezza. Quanto però si può affermare è che al momento questi motivi costituiscono un unicum nel repertorio noto di Turris Libisonis perché non trovano riscontro nè in quelli che decorano i vari edifici termali nè in quelli che impreziosiscono le domus private. I maestri mosaicisti dovevano appartenere a una bottega di alta qualità, con un ricco campionario di modelli che al momento sembrano davvero una rarità, quantomeno nel panorama della colonia e della Provincia Sardinia in generale.
Emanuele Fancellu
I lavori della ditta Luciano Sini Srl che operano sotto la direzione scientifica della Soprintendenza ABAP, coordinati sul campo dall'archeologa Antonella Pandolfi, coadiuvata per i rilievi dall'archeologo di Vincenzo Nubile ogni giorno regalano una nuova porzione del mosaico: quanto riemerso ieri ne conferma l'eccezionalità. Accanto a quella comprendente parte della cornice caratterizzata da diverse fasce, tra cui un motivo a scacchiera con clessidre realizzato in bianco e nero, e uno a treccia con tessere bianche, nere, gialle, rosse, celesti, è infatti riemerso un tessuto complesso, una trama che alterna motivi geometrici con all'interno decorazioni molto complesse, con una policromia accentuata, che solo una pulizia completa consentirà di definire con certezza. Quanto però si può affermare è che al momento questi motivi costituiscono un unicum nel repertorio noto di Turris Libisonis perché non trovano riscontro nè in quelli che decorano i vari edifici termali nè in quelli che impreziosiscono le domus private. I maestri mosaicisti dovevano appartenere a una bottega di alta qualità, con un ricco campionario di modelli che al momento sembrano davvero una rarità, quantomeno nel panorama della colonia e della Provincia Sardinia in generale.
Emanuele Fancellu