La Nuova Sardegna

Sassari

A Bultei rinnovamento e continuità

A Bultei rinnovamento e continuità

In corsa due liste guidate dai consiglieri uscenti Daniele Arca e Bachisio Falchi

13 ottobre 2020
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BULTEI. Due liste si contendono a Bultei la successione alla guida del paese dopo i due mandati del sindaco uscente Francesco Fois. Rinnovamento ma anche un pizzico di continuità, perché entrambi i candidati alla carica di sindaco facevano parte dell’amministrazione comunale uscente. E infatti alcuni punti programmatici - come l’ultimazione della casa di riposo, il restyling degli impianti sportivi, la viabilità rurale, il sostegno alla scuola e un nuovo approccio al turismo - sono tratti comuni, anche se visti da approcci diversi e con soluzioni diverse.

Vice sindaco attuale del paese è Daniele Arca, ingegnere di 32 anni, oggi alla guida della civica “Impegno Comune per Bultei” che candida anche Nino Arras, Tatana Deligios, Pasquina Foddis, Gianmario Manca, Mirella Mugoni, Mino Orritos, Mario Rubatta, Pina Sechi e Roberto Tanda. Il programma amministrativo si basa su alcuni punti fondanti, che mirano al contrasto allo spopolamento e al disagio sociale. Oltre a quelli citati, sono «lo sviluppo sociale con il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo»; la formazione di giovani e non solo sui temi dell’economia, dell’agricoltura, dell’ambiente, del turismo; manutenzione del patrimonio «e in particolare della rete idrica», che a Bultei non dipende da Abbanoa.

Sull’altro campo c’è il componente della maggioranza e rappresentante del Comune di Bultei nel consiglio della Comunità montana, di cui è stato anche assessore, Bachisio Falchi, 49enne militare della Guardia di Finanza, alla guida della civica “Progetto Lista civica Futuro e Nuove prospettive per Bultei” composta da Margherita Bechere, Michele Mugoni, Antonello Bichiri, Giovanna Pinna, Mariangela Barmina, Efisio Pinna e Antonella Fenu. Un gruppo che presenta un programma a sua volta ampio, che, oltre ai punti citati, guarda allo sviluppo turistico «con nuove sinergie tra gli operatori locali e gli imprenditori della costa; a una nuova viabilità rurale «per permettere il decollo economico del comparto ad oggi ancora ostaggio di strade impervie e di oneri importanti a carico degli imprenditori agricoli». Il tutto con «un nuovo modo di amministrare che deve essere improntato alla dialogo ed al confronto quotidiano con i cittadini». (b.m.)

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