La Nuova Sardegna

Sassari

«Di sera in via al Carmine comanda una baby gang»

di Luca Fiori
«Di sera in via al Carmine comanda una baby gang»

Sassari, da alcuni mesi la piazzetta all’angolo con via San Leonardo è terra di nessuno. I titolari delle attività della zona chiedono aiuto: «Le più arroganti? Le ragazzine»

22 ottobre 2020
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SASSARI. «Le più arroganti sono le ragazzine, usano un linguaggio da bettola e se provi a riprenderle ti si piazzano davanti e ti affrontano con aria di sfida, non hanno paura di niente e di nessuno».

Si muovono in branco – mai meno di quindici – e da branco si comportano. Rinchiusi in casa per tutto il lockdown, quando a maggio hanno riacquistato la libertà si sono scatenati come se dovessero recuperare il tempo perduto, prendendosi alcune zone del centro e trasformandole in contee dove vige la loro legge, quella dell’arroganza e della maleducazione.

«Da qualche giorno, forse a causa delle nuove restrizioni – spiega uno dei commercianti di via al Carmine – fortunatamente è ritornata la calma, ma gli ultimi mesi sono stati un inferno».

Specialmente nel fine settimana, raccontano gli esercenti della via che collega largo Cavallotti a via Mercato, questa piazzetta è diventata il loro punto di ritrovo per sballarsi. Bevono e fumano canne liberamente e non accettano rimproveri da nessuno.

Sabato sera a fare le spese della loro spavalderia è stato Abdul Subhen, il commerciante del Bangladesh che ha avuto il coraggio di bloccare una ragazzina che aveva deciso di prendere un Campari dal frigo del mini market gestito dal cittadino straniero, senza mostrare la carta d’identità.

«Povero Abdul, lo hanno circondato» racconta Gavino Sanna, il titolare della bottega “Alchimilla” che si trova proprio accanto al mini market.

«Sostenevano che avesse messo le mani addosso a una ragazzina – spiega l’artigiano – e volevano farsi giustizia da soli. Se non fossimo intervenuti io e altri commercianti e poco dopo la polizia locale – aggiunge – temo che gli avrebbero fatto del male».

Sulla buona fede di Abdul qui in via al Carmine sono tutti pronti a mettere la mano sul fuoco. «È una bravissima persona – garantisce Roberto De Roberto che nella piazzetta gestisce una gioielleria – e sabato scorso se l’è vista proprio brutta. Una ragazzina che non avrà avuto neanche 16 anni voleva prendere da bere – spiega – ma lui ha chiesto i documenti e quando ha bloccato la giovane che tentava di aprire il frigo è stato aggredito. Alla scena ha assistito una persona adulta e potrà riferirlo alla polizia – aggiunge – perché subito dopo, come un vero branco i ragazzini hanno chiamato rinforzi e tentato di aggredire Abdul, sostenendo che l’aggressore fosse lui. Da mesi – prosegue il commerciante – siamo costretti a sopportare questa situazione. Sarebbe opportuno – sostengono anche gli altri esercenti della zona – che qualcuno riportasse la tranquillità in questa piazzetta».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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