La Nuova Sardegna

Sassari

Focolaio all’ospedale di Ittiri, preoccupazione dei sindacati

Focolaio all’ospedale di Ittiri, preoccupazione dei sindacati

ITTIRI. «Siamo costretti ad intervenire ancora una volta sulla difficile situazione che stanno attraversando il personale ed i pazienti della lungodegenza dell’ospedale di Ittiri». Così le segreterie...

11 novembre 2020
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ITTIRI. «Siamo costretti ad intervenire ancora una volta sulla difficile situazione che stanno attraversando il personale ed i pazienti della lungodegenza dell’ospedale di Ittiri». Così le segreterie territoriali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, in allarme per un presunto focolaio per la struttura. E per la notizia che, nonostante questo, sia continuato il ricovero dei pazienti negativi.

«Già dal 30 ottobre – spiegano – ci siamo rivolti alla Direzione di area (Assl di Sassari), sulla base di quanto riportato dai lavoratori, segnalando l’insorgenza di un focolaio tra i pazienti ricoverati nel plesso sopra citato e chiedendo l’immediato trasferimento degli stessi presso le strutture dedicate. A tutt’oggi, invece, sempre sulla base delle segnalazioni ricevute, la lungodegenza non solo continua ad ospitare pazienti covid e no covid, ma parrebbe siano stati effettuati nuovi ricoveri di pazienti con tampone negativo. Ora, pur comprendendo l’emergenza, consideriamo molto grave il fatto che, a distanza di circa due settimane, pare che poco o nulla sia stato fatto per garantire un minimo di condizioni di sicurezza e protezione per i degenti e per il personale».

«Se quanto asserito corrispondesse al vero – continuano – cioè la decisione di ricoverare nuovi pazienti no covid in un contesto lavorativo ad altissimo rischio contagio, sarebbe un grave errore, non foss’altro che sui dieci posti letto attualmente occupati ci sarebbero circa quattro pazienti Covid positivi. Inoltre il personale è ridotto all’osso e costretto a saltare i riposi in quanto sette operatori tra infermieri ed Oss sono assenti per malattia, pare anche due di questi positivi al coronavirus. Nella situazione descritta ci si chiede anche come percorsi pulito/sporco possano essere garantiti. Per tutte le ragioni qui espresse chiediamo con forza la verifica della situazione descrittaci e, qualora confermata, misure urgentissime e non più differibili».



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