La Nuova Sardegna

Sassari

Campus vieta il fumo per strada

di Giovanni Bua
Campus vieta il fumo per strada

Sigarette bandite all’aperto per la prima volta in Italia. Il sindaco: basta con le mascherine abbassate

24 novembre 2020
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SASSARI. Se sia il primo passo di una definitiva guerra al fumo non è dato saperlo. Quello che è certo però è che Sassari, almeno fino al 4 dicembre, sarà, prima città in Italia, completamente smooking free. Accendersi una bionda sarà vietato in ogni luogo pubblico, aperto o chiuso che sia, in presenza di altre persone. E il (dannosissimo) piacere della “paglia” si potrà consumare solo quando ai è insieme a conviventi o si è assolutamente sicuri di non incontrare nessuno.

Il provvedimento, in vigore da oggi, è contenuto nell’ultima ordinanza firmata ieri pomeriggio dal sindaco Nanni Campus, ed è inserito tra le misure per contenere la diffusione del Covid. Ultimo atto della “guerra” per fare tenere su le mascherine, che l’amministrazione combatte da settimane a suon di sanzioni da 400 euro a botta (quindici giorni fa sono state più di 90 in un weekend, questo fine settimana di è scesi a 20), nella quale la sigaretta accesa è diventata la scusa più gettonata per abbassare il mal sopportato copribocca.

L’impossibilità di fumare inoltre, combinata con l’altra ordinanza sindacale che aveva vietato il consumo di bibite e alimenti dalle 18 alle 5 del mattino, ha la chiara intenzione di rendere davvero poco invitante l’idea di incontrarsi in strade piazze e scalinate per giovani (e meno giovani) che continuano, seppure con meno frequenza, ad “assembrarsi” (pratica peraltro espressamente proibita, anche avendo la mascherina regolarmente indossata).

La guerra alle sigarette però non sembra legata solo all’emergenza Covid. Già nei mesi scorsi un altro provvedimento sindacale aveva vietato di fumare durante le file in attesa di entrare in negozi, bar, ristoranti, uffici aperti al pubblico, pratica effettivamente molto fastidiosa per i non fumatori che sono costretti a fare slalom tra sigarette roventi e nuvole maleodoranti. E c’è più di un documento approvato dal consiglio comunale che segnala quanto le cicche, gettate con grande disinvoltura dai tabagisti, sporchino strade e marciapiedi cittadini, oltre a inquinare gravemente ambiente, spiagge e mare.

Il divieto insomma, passate le prove generali anticovid, e magari le feste, potrebbe diventare strutturale, seguendo l’esempio di Milano. Con il sindaco Sala che ha vietato, a partire dal primo gennaio, fumare nel raggio di 10 metri da altre persone, preparandosi a rendere la capitale meneghina completamente smoking free dal 2025.

Si vedrà. Per ora l’ordinanza è in vigore fino al 3 dicembre, data in cui verranno aggiornate le misure di controllo del contagio a livello nazionale, e si deciderà se ci saranno i numeri o meno per una “tregua natalizia”.

«Nell’ultimo periodo – spiega l’amministrazione – numerosi cittadini hanno segnalato la presenza nelle vie e nelle piazze di molte persone che tengono la mascherina abbassata per fumare. La necessità di proteggere la salute pubblica, anche tenuto conto dei sacrifici che la maggior parte della cittadinanza sta facendo, ha portato il sindaco a firmare il nuovo provvedimento. E per questo il divieto di fumo è sancito in tutti i luoghi e per tutto il territorio, salvo che sia possibile fumare da soli o con conviventi, senza la possibilità di incontrare estranei».

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